Questi sono i viaggi che ci piacerebbero se durassero il tempo prestabilito! Da Battambang a Siem Reap sono circa 170 Km, che in un qualsiasi altro paese si percorrerebbero in 2 ore, ma non qui in Cambogia, qui ci vuole il doppio.
La compagnia con cui viaggiamo è di nuovo la Capitol Tours (la più economica) il biglietto ci è costato 4,5$ p/p, avevamo anche preso in considerazione di prendere la barca, ma il prezzo elevato -21$ p/p- e l’orario di partenza -6:30 del mattino- ci hanno fatto passare i grilli per la testa.
Arrivati davanti alla nostra agenzia alle 9:15 (la partenza è prevista per le 9:45), ci sediamo sulle panchine fuori e tra un mendicante e l’altro aspettiamo la partenza del bus.
La Partenza
Verso le 9:30 un autista di un minibus, tutto sgangherato urla a squarcia gola, alcune località, tra cui Siem Reap. Noi gli facciamo vedere il nostro biglietto e lui gentilmente ci indica di salire.
Il minibus è già pieno, c’è un solo turista inglese, noi riusciamo a trovare due posti in fondo, schiacciati tra una scatola di cartone ed una famiglia cambogiana, per fortuna gli zaini riusciamo a metterli nel sedile davanti, affianco al guidatore.
Roberta molto preoccupata per la sua posizione precaria sul sedile mi chiede: ma con questo trabiccolo dobbiamo arrivare fino a Siem Reap? Tu ci stai? Io che a mala pena riesco a vederla (ho il mio zaino sulle gambe insieme a due bambini cambogiani) gli rispondo: beh, guarda il lato positivo, almeno siamo partiti con 15 minuti d’anticipo, che qui in Cambogia, corrisponde a un miracolo!
Dopo neanche 5 minuti, sentiamo il signore inglese intimare di fermare il bus, perché ha dimenticato lo zaino all’autostazione, ma il guidatore ignaro della lingua anglosassone tira dritto, fino a quando un ragazzo cambogiano che da bravo interprete, spiega l’accaduto. Solo a quel punto facciamo retromarcia verso l’autostazione.
Il signore scende, si catapulta fuori dal bus e in un attimo afferra lo zaino che aveva lasciato incustodito sulle panchine. Che culo! È questa l’esclamazione maggiore che si sente dire dai cambogiani sul bus!
Finalmente si parte, lasciamo definitivamente Battambang o almeno il centro cittadino, perché dopo altri 3 Km ci fermiamo in una sorta di autostazione improvvisata.
La Ripartenza
Scendiamo tutti dal bus, compreso io con lo zaino e i due bimbi cambogiani che avevo sulle gambe. Ci dicono di aspettare qui, che tra poco arriverà il vero bus diretto a Siem Reap.
Ah ecco meno male! Mi sembrava strano che andavamo con questo! Dai Roberta, alzati e andiamo, che arrivato il nostro nuovo bus!
Roberta: non riesco a muovermi, ho la schiena bloccata!
Io: ci credo, è normale! Una scatola di cartone viaggiava più comoda!
Con oltre 20 minuti di ritardo, finalmente partiamo alla volta di Angkor Wat.
La cosa che ormai ci viene meglio, quando saliamo su un bus, è dormire! Anche io ormai ho preso il vizio di Roberta, chiudo gli occhi e mi lascio avvolgere dal sedile…
Dopo 2 ore di viaggio facciamo l’unica sosta a Sisophon, per mangiare e andare in bagno, qui ci mangiamo la solita baguette e Redbull, ma abbiamo anche tempo per avvistare il classico italiano, dall’età media con la ragazza cambogiana, sembra una routine qui!
Finalmente alle 14:15 siamo a Siem Reap, prendiamo i nostri zaini, recliniamo l’offerta dei tuk tuk e ci incamminiamo verso il nostro nuovo hotel.
Adesso l’unica cosa di cui abbiamo bisogno, è di un bel tuffo in piscina…!