Giornata lunga molto lunga, sono due giorni di viaggio da Ho Chi Minh City a Tagbilaran, l’unica nostra fortuna è che viaggiamo in aereo e non in bus!
L’unico bus che prendiamo è quello per raggiungere l’aeroporto. Alle 17:00, c’è un traffico della madonna in città, non abbiamo mai visto così tanti motorini, è un vero e proprio fiume a due ruote.
Salutiamo Saigon e il Vietnam, sotto uno splendido tramonto di colore rosso. Quando arriviamo all’aeroporto (essendo presto) decidiamo di sederci fuori e consumare la cena a base di patatine fritte. Nel frattempo osserviamo il tabellone delle partenze e teniamo sotto controllo il nostro volo.
Da Ho Chi Minh a Manila
Oggi partiamo all’una di notte con la compagnia low cost filippina: la CEBU Pacific, bandita dai cieli europei, perché non in grado di rispettare gli standard di sicurezza. Aspettiamo il nostro volo, è sempre in orario, ma ad un certo punto, dal tabellone scompare un solo volo: quello per Manila, cioè il nostro!
Panico! Perché ci sono tutti, compresi quelli successivi al nostro, l’unico che continua a mancare è quello della CEBU Pacific delle 01:00! Presi dallo sconforto (pensiamo di essere perseguitati dalla sfortuna), decidiamo di entrare dentro l’aeroporto e finalmente dai monitor compare il nostro volo.
Riusciamo anche a fare velocemente il check-in. I bagagli vengono pesati accuratamente e ci viene chiesto di mostrare il volo d’uscita dalle Filippine e senza grossi problemi con i documenti, andiamo al gate.
Per fortuna che all’aeroporto di Saigon, il Wi-Fi funziona bene. Così possiamo studiare l’itinerario delle Filippine, essendo quest’ultimo un paese una sorpresa del nostro viaggio intorno al mondo!
Lasciamo il Vietnam, con 20 minuti di ritardo. L’aeroplano è completamente pieno, a bordo c’è anche un italiano, molto probabilmente sposato con la compagnia filippina i quali stanno tornando a casa. Noi, l’unica cosa che riusciamo a fare è quella di dormire, anche se il viaggio è breve, ma domani ci aspetta un altro volo.
Da Manila a Tagbilaran
Atterrati a Manila, la capitale delle Filippine, capiamo subito che ci troviamo in una megalopoli. Dobbiamo camminare per circa 15 minuti prima di raggiungere l’ufficio immigrazione e farci mettere il timbro d’entrata nel paese.
Sono le 5 del mattino ora locale, spostiamo le lancette avanti di un’ora, cerchiamo di prelevare del denaro contante in uno dei tanti sportelli bancomat presente agli arrivi, ma sembra che nessuno funzioni. Con la carta di Roberta, non c’è proprio verso, io riesco a malapena a ritirare 8.000 PHP, l’equivalente di 160€ circa.
La seconda volta che riprovo per prelevare altro denaro, la carta rimane intrappolata dentro il bancomat per circa 10 minuti, ormai è certo, la sfiga ci perseguita! Ma senza perdere la testa, cioè senza sfasciare lo sportello automatico, aspettiamo altri 5 minuti fino a quando non ci restituisce la tessera.
Solo a questo punto decidiamo di andare a vedere sul tabellone il nostro volo di Air Asia, diretto a Tagbilaran, ma anche questo volo è assente! Ci sono tutti, ma proprio tutti, manca quello delle 11:40. Ricontrolliamo, ma niente, d’altronde se non sei sfigato queste cose mica ti accadono, o no?
Cambio di Terminal
Con il nostro carrello, ci rechiamo ad un punto informazione e gentilmente la signorina ci avvisa che per il nostro volo dobbiamo recarci al terminal 4, quindi dobbiamo andare fuori dall’aeroporto e prendere il bus che ci porti al terminal dei voli nazionali.
Dobbiamo lasciare il carrello e metterci gli zaini in spalla. Sono le 7:00 e il traffico è insostenibile, fa caldissimo, inoltre noi dobbiamo fare ancora i conti con la sfiga. Il bus che porta al terminal ha avuto un’incidente e quindi dobbiamo aspettare altro tempo sotto il sole cocente!
Paghiamo 40 PHP, all’autista che in pochi minuti ci porta al terminal 1. La prima impressione di Manila (la parte periferica), è quella di non trovarsi più in Asia, ma ben sì in America Latina!
Anche per entrare al terminal dei voli nazionali, ci sono un sacco di controlli della polizia, tutti vengono perquisiti, compresi i taxi e le auto private, forse a causa dei recenti attentati terroristici.
Finalmente troviamo il nostro volo per Tagbilaran, quello di AirAsia delle 11:40, ma dobbiamo ancora aspettare, perché è presto, l’unica cosa che possiamo fare è buttarci a terra e dormire un po’!
Dopo aver fatto il check-in, conosciamo un simpatico signore svedese, che ci racconta perché si sia trasferito nelle Filippine a fare scuba-diving. D’altronde nelle 7000 isole delle Filippine che cosa vuoi fare se non il subacqueo? Qui sott’acqua c’è un altro mondo da scoprire.
L’Arrivo
Anche questo volo è breve, sono poco di più di 70 minuti, ma questa volta non dormiamo.
Atterriamo in anticipo nel piccolo aeroporto di Tagbilaran, con noi ci sono molti italiani, chi per turismo e chi per lavoro. Prendiamo i nostri zaini e ci incamminiamo fuori dalla zona dei parcheggi. Il nostro ostello si trova a 2 km, ma siamo troppi stanchi, quindi decidiamo di prendere un triciclo che (50 PHP) ci porti dritti a destinazione.