Oggi è l’ultimo giorno a Goa e anche l’ultima volta che prendiamo un bus notturno. Da Goa a Mumbai è il 35° bus notturno del nostro viaggio intorno al mondo, come a dire: 5 settimane trascorse a dormire su un sedile.
Sicuramente ci ricorderemo del viaggio in bus più caro: da Adelaide a Alice Springs, con una spesa di 167€ a persona e del viaggio più lungo in bus da Porto Alegre a Rio de Janeiro, ben 28 ore di viaggio!
Ma i bus sono stati anche la nostra seconda casa, infatti, se avevamo la possibilità di scegliere con quale mezzo spostarci, la scelta finiva sempre su di lui.
Alla fine il bus è stato per noi un’ancora di salvezza, perché oltre ad essere economico, nel 90% dei casi è anche stato molto confortevole.
Per questo ultimo viaggio ci siamo affidati alla Jai Mata Di. Il biglietto lo abbiamo comprato nell’agenzia del terminal bus di Mapusa qualche giorno prima, per 700 INR p/p, con sedili reclinabili e aria condizionata.
Siccome la partenza è prevista per le 20:00, decidiamo di trascorrere l’ultima giornata ad Anjuna, sorseggiando in spiaggia una birra e un buon succo.
Anche se il mare di Goa, fa abbastanza schifo, è comunque piacevole trascorrere la giornata sui lettini a prendere il sole e rilassarsi. Quindi, tra un salto al bar e al mare, è arrivato il momento di prendere il taxi (300 INR) che ci porta da Anjuna a Mapusa.
Come sempre ormai da quasi due anni a sta parte, arriviamo con congruo anticipo alla stazione dei bus. Giusto in tempo per giocare con i bambini del posto e di vedere qualche scoppiato russo andare in giro ubriaco.
Il Viaggio
Con 20 minuti di ritardo, finalmente arriva il nostro bus, ma prima di partire dobbiamo ancora fare benzina. Ma qua succede un piccolo inconveniente, esce acqua del condizionatore nella stiva dei bagagli, quindi perdiamo quasi un’ora per effettuare la riparazione.
Dopo 2 ore ci fermiamo per cena, in un piccolo ristorante dove noi ne approfittiamo ad andare in bagno e mangiare del chapati (pane indiano).
La nostra ultima nottata trascorre male. Sul bus, fa un freddo cane, l’aria condizionata non ci permette di riposare e come se non bastasse il freddo ci fa venire una folle voglia di fare pipì. Così quando il bus effettua l’unica fermata di fortuna in mezzo alla strada per andare in bagno. Scendiamo praticamente tutti, ad eccezione di un signore che dorme forse è morto, boh!.
Roberta, quando scende è già con i pantaloni abbassati e si mette a fare pipì nel bel mezzo del nulla, dove neanche le donne indiane hanno il coraggio di levarsi il sari.
L’Arrivo
Arriviamo verso le 10 a Mumbai, con più di 2 ore di ritardo. Il bus ci lascia proprio in mezzo al centro cittadino, proviamo a contrattare con un tassista il prezzo per il nostro albergo, ma non arrivando ad un accordo comune, decidiamo come sempre, di prendere i nostri zaini e di farci gli ultimi 2 km a piedi.
Con questo 120° bus a lunga percorrenza, abbiamo fatto l’ultimo viaggio notturno, il prossimo che prenderemo, sarà quello che ci porterà a casa…