Affrontare il viaggio da Curacao a Caracas significa lasciare alle spalle il piccolo covo di pirati per approdare in Venezuela. Tuttavia, questa volta, non siamo qui per visitare il paese, ma solo per uno scalo tecnico di due giorni.

Le recenti vicende legate alla crisi economica e ai crimini a Caracas ci impediscono di esplorare questo splendido paese. Pertanto, ci limiteremo a una breve sosta all’aeroporto.

Aeroporto di Curacao

Aeroporto di Curacao

Partenza da Curacao

Siamo partiti da Curacao con circa mezz’ora di ritardo, ma non eravamo preoccupati dato che avevamo più di due ore per lo scalo tecnico ad Aruba. Gli aeroporti di Curacao e Aruba sono grandi e internazionali, dotati di tutti i comfort, inclusa l’aria condizionata e un ottimo Wi-Fi.

Per il volo verso Aruba avevamo due posti centrali ottimi, ma per il volo verso Caracas eravamo negli ultimi due posti dell’aeromobile. Nonostante fosse un po’ traumatico, il volo è durato solo un’ora. Durante il volo, le hostess ci hanno consegnato, oltre al modulo delle dichiarazioni doganali, un foglio giallo per inserire i dati sugli ultimi 15 giorni di viaggio e la nostra salute. Abbiamo negato tutto per evitare problemi all’arrivo.

Lo slogan recita: "Ora il Venezuela è di tutti"

Lo slogan recita: “Ora il Venezuela è di tutti”

Arrivo a Caracas

Le formalità doganali e sanitarie a Caracas sono state più semplici e veloci del previsto. Dall’atterraggio alle 21:10, siamo riusciti a ottenere il timbro d’entrata e ritirare i bagagli entro un’ora, trovandoci nella hall degli arrivi alle 22:00.

L’aeroporto di Caracas presenta alcune difficoltà: è cupo, i carrelli per i bagagli sono gestiti da una mafia dei fattorini, e ci sono pochi negozi e tavole calde. Nonostante tutto, abbiamo deciso di passare la notte lì, poiché la situazione fuori dall’aeroporto è pericolosa.

Notte in Aeroporto

Verso le 23:30, con l’ultima partenza, le porte d’accesso sono state chiuse, e ci siamo sentiti più sicuri. All’interno della hall siamo rimasti noi, qualche altro viaggiatore, l’esercito e la polizia antidroga. Ci siamo posizionati davanti allo stazionamento antidroga e, stanchi dalla sveglia alle 02:30 del giorno precedente, ci siamo addormentati profondamente sui sedili dell’atrio delle partenze.

Questa esperienza ci ha insegnato molto sull’adattamento e sulla capacità di affrontare situazioni difficili durante i viaggi.