Eravamo rimasti qui, ma oggi dobbiamo affrontare la seconda parte del viaggio da Turbo a Capurganà. Sarà che è Venerdì 17, ma la giornata inizia proprio male…
Tanto per cominciare, siamo svegliati da un brutto temporale e qui la domanda sporge spontanea. Ma poca puttana, proprio oggi che dobbiamo prendere una barca deve piovere…?

La seconda è che non c’è più acqua in bagno. Non possiamo nemmeno lavarci i denti o tirare lo sciacquone del water. Questi sono i classici inconvenienti di quando si viaggia low-cost, più il prezzo è, peggiore è la qualità.

Alle 7:00 il porto è già gremito di persone che devono fare il biglietto. Qui non c’è organizzazione, ma solo tanta confusione, non si capisce neanche dove sia l’imbarco.
La partenza della barca è prevista alle 8:30, o almeno così c’è scritto sul biglietto. Ci verrebbe da dire che fortuna ad essere arrivati in anticipo, almeno possiamo scegliere i posti migliori sulla barca, invece l’ordine d’arrivo non vuol dire niente.
L’unica cosa che conta è l’ordine scritto nella lista al momento dell’acquisto, cioè quando abbiamo comprato i biglietti il giorno prima.

Porto di Turbo

Porto di Turbo

Biglietto della lancia per Capurganà

Biglietto della lancia per Capurganà

Perché la signorina dell’agenzia di trasporto, colei che ci ha venduto il biglietto, urla ad alta voce i nomi delle persone che ci sono sulla lista, in ordine di acquisto e noi eravamo in prima pagina, quindi riusciamo a salire sulla barca tra i primi.

Il Viaggio

Che fosse Venerdì 17, ormai è palese. Partiamo con un’ora di ritardo e il cielo minaccia ancora pioggia, certo non il tempo migliore per fare un viaggio in barca di due ore e mezza, ma meno male che prima di partire abbiamo coperto a dovere con dei sacchi neri i nostri zaini (1.000$COP cada uno).
Come se non bastasse, dobbiamo pagare anche 10.000$COP per aver superato la franchigia di 10Kg a persona, sono la bellezza di 600$COP al Kg, viene pesato tutto, zaino e bagaglio a mano compreso, solo il passaporto non ci viene controllato.
Se nella giornata di ieri, tutto era andato nel verso giusto, oggi sembra andare tutto per il verso sbagliato.
Appena partiamo, ci dobbiamo nuovamente fermare dalla capitaneria di porto di Turbo, sembra veramente un viaggio infinito.

Una volta partiti, finalmente ci godiamo il panorama del golfo, anche se il mare non è così cristallino, inoltre il cielo è ricoperto da tante nuvole grigie che non fanno filtrare il sole.
Nel nostro viaggio verso Capurganà, facciamo una sola sosta di circa 20 minuti, in un paesino sperduto, giusto il tempo di alzarsi, sgranchirsi le gambe, mangiare qualcosa e andare in bagno. Il viaggio fino adesso è stato molto comodo, la barca non ha salto più di tanto e non abbiamo imbarcato tanta acqua.

Il secondo tratto verso Capurganà, diventa un po’ più movimentato, anche il mare cambia colore, assomigliando sempre di più a quello caraibico. La barca incomincia a saltare sulle onde, in maniera rapida e repentina. Io sono seduto sul lato estremo della mia fila, proprio sul bordo, dove incomincio a lavarmi completamente, ma per fortuna gli zaini sono coperti e il passaporto è al sicuro!

L’Arrivo

Arrivati a Capurganà, il meteo sembra essersi ripreso, finalmente esce anche qualche raggio di sole e riusciamo a scendere dalla barca senza cadere in acqua.
Io e Roberta ci guardiamo in faccia e ci diciamo, fino a qui per cosa ci siamo arrivati se non per fare un bel bagno in mare?.
Molliamo tutto in albergo e ci buttiamo subito in spiaggia a goderci questa splendida meta da viaggiatori…