Il viaggio da Huancabamba a Lima entra a piedi uniti nella nostra classifica assoluta del maggior numero di ore trascorse in un bus.
A memoria i viaggi più lunghi che ci ricordiamo fino ad ora sono: da Bariloche a Buenos Aires e da Porto Alegre a Rio de Janeiro. Però questa volta, le quasi 24 ore di viaggio, sono spezzate da una bella sosta a Piura.
Ci siamo svegliati molto presto, il bus parte alle 07:30, non facciamo neanche colazione, riusciamo a mala pena a lavarci la faccia e i denti.
A Huancabamba il cielo è plumbeo, ma non piove, l’aria è frescolina, poche persone si aggirano per questa città misteriosa, solo quelle che come noi devono prendere il bus.
Per tutto il paese non c’è energia elettrica e quindi non abbiamo potuto fare i biglietti del bus da Piura a Lima, perché i computer non funzionavano…
Da Huancabamba a Piura
Partiamo con 15 minuti di ritardo e mentre ci avviciniamo alle montagne, ecco che le nubi che vedevamo da lontano, diventano sempre più nebbia fitta, fino ad essere pioggia battente.
La strada rimane sempre poco percorribile, inoltre oggi sembra esserci anche più traffico e passare in questo lembo di strada non asfaltato, guardare fuori dal finestrino e vedere il vuoto sotto di noi, fa venire un poco di strizza.
Ma dopo quasi due ore di viaggio ecco che si apre un bellissimo arcobaleno, dai colori sgargianti e dalle line spesse. Sembra quasi che si possa toccare!
Ormai siamo quasi arrivati a Canchaque. Questo piccolino paesino determina la fine della montagna e l’inizio della pianura desertica. Qui è possibile fare una buona e sostanziosa colazione, ma anche di bucare una ruota.
Meno male che il bus procedeva lentamente e che nell’altro senso di marcia, non arrivava nessun veicolo altrimenti potevamo finire giù per la scarpata. In 20 minuti l’autista ed un suo amico, riescono a cambiare velocemente la ruota, riusciamo a proseguire nel nostro viaggio.
Arrivati a Piura, abbiamo un compito molto importante, trovare una compagnia valida che in maniera economica ci porti nella capitale peruviana.
Purtroppo non abbiamo molte scelte, perché le migliori hanno tutti i posti occupati, quindi non ci rimane che ripiegare su Civa.
Con 80 PEN a persona riusciamo a comprare il biglietto per la sera stessa, con trattamento incluso nel presso di cena e colazione, più sedili reclinabili a 160°.
Visto che il bus da Huancabamba è arrivato in anticipo, rispetto al viaggio di andata (il costo con Civa è però il medesimo, 20 PEN p/p) quasi un’ora e mezza in meno e il prossimo bus lo abbiamo alla sera, decidiamo di andarci a prendere un buon gelato nella piazza centrale di Piura.
L’incontro inaspettato
E quando meno te lo aspetti ecco chi puoi incontrare: i nostri couch di Loja, Ecuador.
Si proprio i signori che ci hanno ospitato nella loro splendida casa super lussuosa e qui l’affermazione scatta spontanea: come è piccolo il Sud America!
Sono venuti a Piura per un una piccola vacanza di 4 giorni e guardo a chi vanno incontrare se non le #2caprenelmondo?
Ne approfittiamo per mangiarci assieme un buon gelato al Maracujà e dopo aver trascorso parte del pomeriggio in centro, ci congediamo per ritornare alla stazione degli autobus.
Da Piura a Lima
Alle 19:30 con quasi 45 minuti di ritardo, finalmente lasciamo Piura.
Il nostro bus profuma di nuovo, ha i sedili in pelle nera con il tavolino reclinabile, appoggia gambe reclinabile, aria condizionata (non forte), televisori, hostess di bordo e il pavimento è in parquet, ma non ha la connessione Wi-Fi.
Fuori dal finestrino non si vede niente se non una chiazza nera indefinita, d’altronde qui è tutto deserto.
Il bus non si ferma mai, nessuna sosta o fermata, è un direttissimo a Lima. Quando apriamo gli occhi fuori, il panorama è diventato molto simile a quello dell’Iran.
Ci sono solamente dune e sabbia, dune alte anche qualche decina di metri e sabbia a perdita d’occhio, sia a destra che a sinistra, ogni tanto si intravede in lontananza il mare e qualche villaggio.
L’Arrivo
Ormai siamo quasi a Lima, si nota dal traffico, ma soprattutto che il nostro culo non c’è la fa più a stare seduto sul bus.
Arrivati alle dieci in punto, il cielo è grigio, finalmente possiamo scendere, ritirare i bagagli e sgranchirci le gambe, il viaggio della speranza è finito!