Quando si viaggia in Bolivia da La Paz a Sucre, la domanda sorge spontanea: ma quale è la capitale? La capitale della Bolivia è Sucre, così prevede la Costituzione. A La Paz risiede il potere esecutivo e legislativo e a Sucre il potere giudiziario.

Quindi riassumendo oggi ci troviamo a viaggiare da una capitale all’altra, abbastanza singolare come fatto, tanto quanto i collegamenti tra i bus tra queste due città non siano così frequenti.

Abbiamo poche scelte, ci saranno solamente quattro compagnie che effettuano la tratta, scartando le due più care, si parla di oltre 100 BOB p/p, ne rimangono due, di cui una è tutta piena.

Per esclusione non ci rimane che affidarci alla compagnia Illimani che per 80 BOB p/p, ha due posti liberi sul bus delle 18:30.
L’autostazione di La Paz è molto piccola, paragonata alle altre delle capitali del Sud America, ma tutto sommato è ordinata e sicura.

Compagnia Illimani al bus Terminal La Paz

Compagnia Illimani al bus Terminal La Paz

Come sempre arriviamo in anticipo e ci mettiamo ad aspettare nelle panche in legno. Il sole sta incominciando a svanire, i jinteros urlano ad alta voce le destinazioni delle loro compagnie e qua e là c’è qualche turista. Con grande stupore constatiamo che la Bolivia è un paese preso d’assalto da molti turisti, nonostante fossimo ad Ottobre.

Questa è la faccia di un uomo che sta per prendere il suo 55° bus

Questa è la faccia di un uomo che sta per prendere il suo 55° bus

La Partenza

Prima d’imbarcarci, sul bus ascoltiamo i messaggi che annuncia lo speaker dell’autostazione scopriamo che dobbiamo pagare 2 BOB p/p, come tassa d’imbarco.
Roberta si alza e si reca a pagare la tassa, non è nient’altro che un piccolo foglietto, il quale viene vidimato sul bus da un funzionario dei trasporti. Nel caso non si comprasse a terra si può sempre fare a bordo del bus.

Ci rechiamo al nostro gate, è proprio dietro i bagni, in una zona un po’ nascosta. Qui vediamo per la prima volta il nostro bus, non è proprio vecchio e neanche mal tenuto, ha solamente qualche difettuccio. Ma la cosa più bella è quella di avere due enormi adesivi raffiguranti la Madonna proprio sugli specchietti.

Consegniamo i nostri bagagli nell’ufficio della compagnia, vengono identificati come sempre con i cartellini e aspettiamo fuori dal bus l’apertura delle porte.
Partiamo con 10 minuti di ritardo, ma questo in Sud America è normale, ormai siamo abituati, tra l’altro non abbiamo fretta d’arrivare.

Le prime impressioni sul bus sono abbastanza ambigue. Non capiamo se siamo sopra un mezzo con le ruote oppure su una barca. Ci sono spifferi da per tutto e si salta sul manto stradale come se fossimo in pieno oceano. L’unica nota positiva è che abbiamo il riscaldamento a bordo, infatti non abbiamo mai utilizzato il sacco a pelo.

Il Viaggio

La prima fermata è El Alto, qui il bus si riempie completamente, sono tutte persone locali, gli unici gringo siamo io e Roberta.
E’ bello vedere salire gli indigeni che portano scatole e scatolini, pacchetti e pacchettini con dentro ogni genere! È originale anche il modo con cui portano i figli sulle spalle, legati con una semplice coperta, creando un fagottino a prova di caduta.
Dai finestrini riusciamo a scrutare il vulcano Illimani, che diventa rosso man mano che il sole si abbassa, lasciando spazio allo splendido cielo stellato.

L’Arrivo

Al mattino quando arriviamo a Sucre sono le 6:00, con mio grande stupore, non abbiamo sofferto il freddo e siamo anche arrivati puntuali. L’unica cosa di cui abbiamo bisogno adesso è di un bel bagno caldo. Fino a qui tutto bene, siamo arrivati nella capitale della Bolivia: Sucre!