Questa mattina ci aspetta il viaggio da Taupo a Wellington e nonostante il cielo sia sereno, l’aria è molto fredda! Nella nostra camera il giapponese è uscito prestissimo per partecipare all’escursione del Tongariro (beato lui, a noi per 2 giorni è stato chiuso per mal tempo).

L’altra ragazza francese come sempre mette la sveglia presto per poi stare ad aspettare nel letto per circa un’ora, boh vai a capirli questi francesi!
Ma l’appuntamento più importante ce lo abbiamo alle 10:00 con i ragazzi di Trento, andiamo a vederli lanciarsi con l’elastico.

Bungee jumping

Quando arriviamo alla base di lancio, c’è molta gente, sembrerebbe che il “bungee jumping” qui in Nuova Zelanda sia lo sport nazionale. Anzi sembra che qualcuno, quando non sa che cosa fare, si mette un elastico ai piedi e si lancia da 100 metri d’altezza.

Molti si staranno chiedendo perché non lo facciamo anche noi, be forse oggi era il momento meno adatto. Il mio torcicollo, le mie pustole ai piedi e le oltre 200€ mettono un bel po’ di pensieri in testa!

Lasciamo solamente due dei tre ragazzi: Costa e Mattia sono pronti a lanciarsi, mentre Lodovico, viene con noi a fare foto e filmanti da una terrazza li vicina.
I primi si lanciano, la successione è molto veloce, fra tutti i ragazzi, non c’è nessuno che tocca l’acqua, fino a quando non tocca a Costa, che senza paura si lancia nel vuoto da circa 90 metri e con un grande allungamento entra parzialmente in acqua!
Che coraggio esclamiamo, ma adesso è ora di andare, non riusciamo a vedere Mattia lanciarsi, ma ci siamo promessi che prima o poi anche noi salteremo nel vuoto…

Bungee Jumping da 86 metri di Taupo

Bungee Jumping da 86 metri di Taupo

Il Viaggio

Alle 13:15 dobbiamo prendere l’autobus da Taupo a Wellington.
Quando arriviamo alla fermata ci sono solamente giovani e per fortuna il nostro autobus arriva anche puntuale, ma come al solito partiamo in ritardo di circa 15 minuti, senza contare che la prima sosta la facciamo in una officina di bus e così perdiamo un’altra mezz’ora, alla faccia della puntualità!

Questa volta il nostro autobus è quella della Manabus, infatti è anche il primo che prendiamo a due piani. Da quando siamo qui è la prima volta che viaggiamo con questa compagnia, è comunque affiliata con Naked. I sedili sono veramente scomodi, l’aria condizionata alta e per posare i bagagli è sempre la solita storia: caos. L’unica cosa buona è che abbiamo il wifi gratuito sul bus.

Manabus a due piani

Manabus a due piani

Il paesaggio fuori è un po’ diverso dal solito. Passiamo proprio affianco al Tongariro, è pieno di neve ed il cielo azzurro da contrasto lo rende ancora più bello. È così fantastico che non voglio fargli neanche una foto. Voi non immaginate come ci girano le palle per non averlo potuto scalare!

Si vede gran parte del bosco adiacente ormai tirato giù da ruspe e quant’altro, c’è una gran parte che ormai non esiste più, hai capito i neozelandesi!
Ma dopo questa incazzatura (cazzo era l’unico vulcano dell’Oceania da scalare, chissà quando lo rivedrò mai più?), tutti e due cadiamo in un bel sonno profondo e così per tutto il viaggio.

L’Arrivo

Quando ci svegliamo sono quasi le 6 di sera e non siamo ancora arrivati. Si incominciano a vedere i cartelli autostradali con le indicazioni del centro e tutte le barche della baia.

Superiamo il Westpac Stadium (la casa degli All Blacks), arriviamo nella zona del porto e nonostante siano le 7 di sera, in questa città c’è ancora gente in giro.
Il bus ci lascia vicino alla stazione dei treni, dobbiamo ancora fare due chilometri a piedi, prendiamo i nostri zaini e ci incamminiamo.

Per oggi ci fermiamo qui nella capitale della Nuova Zelanda: Wellington, che a primo tatto ci piace veramente tanto!