L’attraversata da Wellington a Picton inizia al mattino presto con la classica litigata tra marito e moglie…
Io (Luca) sono colpevole di essermi alzato 10 minuti prima che suonasse la sveglia e di aver aperto le tende! Lo ammetto: è vero! Ma l’ho fatto in piena incoscienza Sig. Giudice!
Non era mia intenzione svegliare mia moglie perciò sono pronto a pagarne le conseguenze.
Non sappiamo cosa sia successo in queste ultime 24 ore a Wellington. Qualche giorno prima, avevamo giornate soleggiate e calde, oggi quando usciamo dall’ostello, non ci saranno più di 13° C! Sembra il nostro autunno, comunque quando hai due zaini addosso e incominci a camminare, dopo 10 minuti non senti più il freddo!
Alle 7:00 arriviamo al porto, più precisamente al terminal della compagnia Bluebridge, (il biglietto è costato 53 NZ$ p/p, acquistato sempre online).
Non c’è ancora tanta gente, siamo tra i primi, il check-in avviene come in aeroporto, attacchiamo allo zaino la targhetta con il nostro nome e lo lasciamo al banco accettazione, mostriamo il nostro biglietto elettronico e il ragazzo ci rilascia due lasciapassare per l’imbarco.
Dopo ci mettiamo ad aspettare nella sala, dove abbiamo anche il Wi-Fi gratuito.
Puntualmente, mezz’ora prima della partenza, ci imbarchiamo, la nave è molto grande e noi saliamo direttamente da dove entrano le automobili, i furgoni e i camion. Ci domandiamo come sia possibile che non esista una corsia preferenziale per i pedoni.
Sulla nave invece non ci sono molti posti a sedere, infatti facciamo una corsa alla Fantozzi per accaparrarci le poltroncine vicino alla finestra.
Il Viaggio
Prima che parte, decidiamo di fare colazione: pane e cioccolata, comprata il giorno prima al supermercato. Ormai giriamo sempre con una borsa in più per il cibo che compriamo in offerta, infatti oggi partiamo con il sugo Mutti acquistato in offerta per 2,29 NZ$ da New World.
Eravamo sicuri che il viaggio sarebbe stato movimentato, pieni di sali e scende a causa del mare mosso ed invece nonostante il vento forte, il viaggio è stato tranquillo. Ad eccezione del freddo in cabina, del vento gelido sul ponte e della brutta notizia della sconfitta del Torino nel derby di Coppa Italia!
Il paesaggio che si può ammirare dal ponte è fantastico, anche perché la nave passa proprio in mezzo a splendidi faraglioni di natura incontaminata.
Il sole va e viene, ma il vento gelido non molla è veramente fastidioso e lo sarà per tutta la giornata a Picton.
L’Arrivo
Quando attracchiamo al porto, due autobus caricano tutti i passeggeri e ci portano diritti al terminal, dove troviamo in una sala tutti gli zaini a terra, pronti per essere ritirati. E così facciamo, prendiamo i nostri zaini, accendiamo il navigatore e ci dirigiamo verso il nostro residence!
Per oggi siamo arrivati, ci fermiamo in questa piccola cittadina, in un bel bungalow.
Siamo nella seconda isola della Nuova Zelanda, qui ci fermeremo ancora per un altro mese e proprio da qui ripartiremo per la nostra prossima destinazione!