Oggi per la prima volta prendiamo un autobus in Nuova Zelanda, siamo diretti da Auckland a Hahei. Non sappiamo cosa sia, se la lingua, se essere tornati in un ostello o forse il caro prezzi, fatto sta, che sembra tutto nuovo e diverso!

Il cielo di Auckland oggi è grigio piombo, anche l’aria è differente, è molto più frizzante.

Usciamo dal nostro ostello alle 11:30, passiamo dal supermercato a comprarci qualche cosa da mangiare per il viaggio, poi ci mettiamo vicino a Britmart Station ad aspettare il nostro bus.

Ad Auckland, mi sembra di poter dire (e così in tutta la Nuova Zelanda) che non esistano le stazione degli autobus, ma solamente dei punti di ritrovo.

Da Auckland a Ngatea

Viaggiando con Nakedbus (una delle poche compagnie di trasporti presenti sul territorio), si parte proprio vicino al ferry terminal. Quando arriviamo ci sono due bus, il nostro e quello di un’altra compagnia. Il biglietto comprato su internet è costato 47,5 NZ$ p/p.

Bus station Britmart, Auckland

Bus station Britmart, Auckland

Bus Naked, da Auckland ad Hahei

Bus Naked, da Auckland ad Hahei

Il check-in è molto veloce, gli mostriamo il biglietto elettronico, la ragazza prende nota di un codice e ci lascia passare. Roberta sale a prendere i posti (che non sono assegnati) ed io rimango a terra per lasciare i nostri zaini.
Qui non ci viene rilasciato nessun scontrino per il bagaglio, i kiwi si fidano, c’è molto rispetto reciproco.

Con nostro molto stupore non partiamo puntuali, ma con ben 10 minuti di ritardo, ma comunque arriveremo a destinazione con largo anticipo.

Il bus non è del tutto pieno, anzi è quasi vuoto, quando arriviamo a Ngatea scendiamo in pochi, siamo tutti backpacker. Qui ci aspetta un addetto della compagnia, che controlla i nostri biglietti e ci indirizza sul prossimo veicolo, quello che ci porterà ad Hahei.

Da Ngatea a Hahei

Saliamo su un minivan, sempre della compagnia Nakedbus, siamo in pochi, il tempo cambia velocemente, da nuvoloso a pioggia!
Saliamo su e giù per le colline rigogliose, si vedono solamente staccionate, mucche e qualche contadino qua e la.

L’Arrivo

Siamo arrivati ad Hahei e il paesaggio ricorda molto quello inglese. Intanto la nebbia è scesa fitta, così come la pioggia, tiriamo fuori l’antipioggia e scendiamo dal minivan.

L’autista molto gentilmente ci indica dove si trova il nostro ostello, è proprio dietro l’angolo non dobbiamo camminare molto. Per oggi ci fermiamo qui dove il clima ricorda l’inverno!