Prima di partire da Baucau a Dili, paghiamo e salutiamo “miss simpatia”, cioè la padrona della guest house. Dopo ci dirigiamo a piedi verso la strada alla ricerca di qualche mikrolets.

Oggi è Sabato, non c’è molto traffico, molti stanno ancora dormendo a causa della Via Crucis della sera prima, però il nostro mickrolet è tutto pieno…

Appena arriviamo alla stazione dei bus di Baucau, veniamo letteralmente assaliti dai bigliettai. Incominciano a strapparci di mano i nostri zaini e veniamo più e più volte strattonati a destra e sinistra senza che nessuno ci aiuti.

Ognuno è intento a farci salire sul proprio bus, ma noi temerari e responsabili ci facciamo forza e con un secco “stop” incominciamo ad allontanare questi avvoltoi. Alcuni sono più tenaci e continuano a tirare le cinghie, la nostra paura è che si rompano gli zaini.

Ma per fortuna ad un certo punto interviene un autista dall’aria tranquilla ed educata, che prende Roberta e con molta calma la fa salire sul bus, io la seguo dopo aver recuperato la mia roba… Fra me e me, incomincio a pensare che la ruota della fortuna stia incominciando a girare dalla parte sbagliata.

Il Viaggio

Alle 8:20 partiamo, ma è solamente una falsa partenza, perché dopo circa trenta minuti siamo di nuovo al terminal. Siamo andati solamente a fare benzina… Alle 8:50, partiamo e questa volta è quella buona!
Il bus non è propriamente pieno come le altre volte, forse complice anche le festività di Pasqua.

Roby in mikrolet

Roby in mikrolet

Il viaggio è lo stesso dell’andata: musica ad alto volume, tra l’altro bruttissima, curve e buche dappertutto e anche il paesaggio è lo stesso dell’andata.
Ci fermiamo solamente una volta, vicino ad un ponte nei pressi di Dili, ma giusto il tempo per fare i bisogni.

Sul bus ci sono ovviamente solo locali e molti sono felici di vederci e scambiare due parole con noi. Un ragazzo, studente universitario è fiero di sfoggiare il suo spagnolo ed un altro signore un po’ più anziano è felice di donarci un frutto e di parlarci in portoghese.
Forse la ruota gira ancora nel verso giusto…

Risaie di Timor Est

Risaie di Timor Est

Poco prima di arrivare a Dili, passa il controllore a chiederci i soldi, gli diamo come previsto gli 4$ USD p/p e senza batter ciglio se li mette in tasca.

L’Arrivo

Al terminal bus di Dili, ci sono molti tassisti, ne prendiamo uno a caso, contattiamo sul prezzo, 3$ USD, accetta, ma molto probabilmente non ha capito la destinazione.
Infatti dopo pochi chilometri ci dice che siamo arrivati, ma non è questa casa nostra…
Cerchiamo di farci capire meglio, mostrandogli la destinazione sul GPS, questa volta sembrerebbe che ci siamo.

Ripartiamo e dopo qualche chilometro, finalmente arriviamo nella destinazione giusta.
Gli lasciamo 5$ USD, aspettando il resto, ma il ragazzo borbottando qualche parola in tetun, ci intima di scendere dalla macchina e che la corsa costa di più! Dopo una breve discussione che non avrebbe portato a niente ce ne andiamo con l’amaro in bocca…
Forse la ruota della fortuna sta iniziando a girare…

Ritorniamo al nostro ostello dove avevamo passato le notti precedenti a Dili.
Adesso la piccola Minha, la figlia dei proprietari, non ha più la febbre ed è bella arzilla come sempre… Quando la signora ci dà la nostra camera rimaniamo un po’ perplessi, perché non è più la stessa…

Non abbiamo più il nostro tugurio con l’aria condizionata che ci ha ospitato per 6 notti, ma una semplice stanza con i letti separati, i ventilatori appesi al muro, tantissime belle ragnatele e per lo più siamo proprio di fronte al negozio e alla cucina…
Abbiamo la conferma la ruota della fortuna ha girato!