Obrigado Timor Est, per la tua capitale: Dili, città caotica, sporca, piena di buche per le strade, calda, afosa, dove appena fai due passi sudi come un dannato, dove ogni giorno bevi circa 3 litri di acqua e ne pisci solo mezzo.
Obrigado Timor Est per essere così accogliente, nel vero significato della parola, per le persone così solari e dagli occhi profondi e sinceri, non abbiamo mai provato sensazione di pericolo o che qualcuno ci volesse truffare, certo, in certi casi, hanno alzato maggiormente il prezzo, ma a noi piace considerarle mance.
Obrigado Timor Est perché in pochi parlate l’inglese, in pochi il portoghese, ma comunicare con voi non è mai stato un problema. Ancora più simpatico e divertente è stato vedere quando in ogni modo cercavate di farvi capire.
Obrigado Timor Est, per averci fatto capire il significato di lotta, voi sì, che sapete che cosa sia vivere la giornata, voi che avete combattuto per l’indipendenza per ben due volte, voi che siete un po’ i partigiani del sud est asiatico!
Obrigado Timor Est, per tutto quello che ci hai fatto, il culo di Luca e la schiena di Roberta ringraziano ancora quei sedili dei bus così comodi e quelle strade così ben asfaltate!
Obrigado per averci fatto vivere delle belle giornata a Baucau e Los Palos, senza dimenticare Atauro Island, forse questa è la località che più ricorderemo perché a volte più che un luogo di villeggiatura sembrava lo spot pubblicitario del 5 per mille alla chiesa cattolica!
Obrigado Timor Est per averci dato tanto riso a volontà e tanto pesce a volontà, ma una cosa sicuramente non la scorderemo mai, quelle frittelle di verdure, che tanto ricordano le frittelle calabresi. Grazie per tutte quelle volte che hai lavato le stoviglie, non so dove e tante pustole nel corpo ci hai fatto uscire.
Obrigado Timor Est per: un letto che non è un letto, una casa che non è una casa, una strada che non è una strada e un bus che non è un bus. Insomma dove niente non è niente, ma dove il saluto è il saluto ed un sorriso è un sorriso…!