Quale modo migliore per festeggiare i 38 anni se non viaggiando…?
Così da Kuta Lombok a Rantepao, festeggeremo il compleanno di Roberta.
Io che sono un bravo marito, per fargli un regalo, oggi ho prenotato una macchina privata, con aria condizionata e sedili in pelle. Ci è venuta a prendere direttamente a casa e per 130.000 IDR, ci ha portato all’aeroporto.
Il Viaggio
Arriviamo alle 12:00 circa, il nostro volo è previsto per le 16:45, ne approfittiamo per sederci nella sala d’attesa a leggere i nostri prossimi racconti e per mangiare qualche schifezza.
Stiamo pensano anche a dove ceneremo questa sera, perché comunque sia c’è sempre un compleanno da festeggiare…! E per Roberta se non c’è il dolce non è un compleanno!
Pensiamo di andare in un qualche bel ristorantino di Makassar, quando arriviamo. Tanto di tempo ne avremmo abbastanza.
L’aeroporto di Lombok è molto piccolo, ha solamente due gate, e i voli sono quasi tutti nazionali…
Il nostro gate apre alle 16:25, ma inspiegabilmente alle 16:00, leggiamo sullo schermo luminoso: final call! Ultima chiamata? Domando io a Roberta…
Ma se il nostro volo è previsto alle 16:45? Boh!
A mia moglie che non la si fa’, si alza e corre a domandare alla hostess il perché. Si gira e mi urla, muoviti scemo, che manchiamo solo noi! Casso per poco non perdevamo l’aero! Siamo proprio due capre…
L’aereo è praticamente vuoto, siamo 6 persone in tutto e alle 16:45 siamo già in volo a gustarci il nostro snack della Garuda Indonesia. Ci guardiamo e insieme diciamo: questa non ci era ancora mai capitata, che un aereo partisse con così tanto tempo d’anticipo!
L’Arrivo a Makassar
Arriviamo a Makassar, che c’ ancora molta luce, ritiriamo gli zaini e ci dirigiamo verso la stazione dei taxi. Prendiamo un tagliando con un nome di un taxi e quando arriviamo dai tassisti, chiediamo quando costi la corsa verso il Terminal Bus Daya. Ci dicono che il costo è fisso a 100.000 IDR. Io non ci sto a spendere così tanto, quindi decidiamo di prendere la navetta aeroportuale che con 27.000 IDR p/p, ci porta li vicino.
Saltiamo su questo bus, dove tutto puzza di pesce marcio e dopo circa 30 minuti di viaggio, l’autista ci dice di scendere che siamo arrivati al Terminal Daya. Facciamo gli ultimi 200 metri a piedi con i nostri zaini e quando arriviamo ci aspetta un’altra sfida: comprare il ticket bus per Rantepao,
Dobbiamo trovare tra le varie compagnie, quali effetti la corsa notturna e al minor prezzo.
Iniziamo la tiritera di sempre, vai dal primo e vedi quanto ti fa, poi vai dal secondo, poi dal terzo ed infine vai da quello che è più disperato, sperando che sia più disperato di noi!
Come sempre cerchiamo qualcuno con cui contrattare il prezzo e con un pò di fortuna, troviamo la compagnia Kharisma che ci offre per 130.000 IDR p/p uno sleeping-bus, con aria condizionata, sedili reclinabili, cuscino e coperta.
La cena di compleanno
Noi accettiamo gli lasciamo gli zaini e andiamo a cercare un bel ristorantino per festeggiare il compleanno di Roberta. Sono le 18:30, è ancora tutto aperto, il nostro bus parte alle 21:00.
Roby, l’ho trovato…!
Dov’è…?
Laggiù dove c’è anche il bagno vicino!
Ma la fanno solo riso e pollo!
Solo riso e pollo? E non ti basta? C’è gente che vorrebbe anche solo il riso per il suo compleanno!
Si lo so, è vero, ma il dolce…?
E al dolce ci pensiamo dopo…
Non sarà stata sicuramente una cena di compleanno, ma il piacere più grande è stato quando la viaggiatrice ha insegnato italiano ad un signore di 50 anni che lavorava nel ristorante…
Finito la cena, vediamo i nostri zaini, che vengono caricati sul bus.
Ci guardiamo e diciamo: vuoi vedere che finisce come con oggi con l’aereo?
E infatti il nostro bus è in partenza con 30 minuti d’anticipo.
Sembrerebbe che in Indonesia abbiamo tutti fretta, tranne noi…!
Il bus è una ghiacciaia, l’aria condizionata è sparata a mille, ogni tanto sale qualche bambino a chiedere l’elemosina e altre volte qualche adulto a vendere la frutta. Siamo seduti negli ultimi due posti in fondo, anche questo mezzo non è del tutto pieno.
L’Arrivo a Rantepao
Viaggiamo tutta la notte, quando arriviamo a Rantepao, sono le 06:15, fuori c’è già la luce. Decidiamo di scendere in un punto a caso della città, tanto non abbiamo nessuna prenotazione, dobbiamo trovare un posto dove dormire.
Ricominciamo di nuovo la tiritera di sempre: vai dal primo e chiedi il prezzo, vai dal secondo e contratta, poi mentre stiamo andando dal terzo, sempre con i nostri zaini in spalla, ecco che si affianca a noi, un uomo con il motorino, che ci dice di avere un home stay.
Noi gli diciamo subito quale sia il prezzo per noi, lui accetta e ci accompagna a casa dei suoi amici.
Siamo arrivati a Rantepao, la nostra unica tappa di Sulawesi. Siamo in una camera privata in mezzo ad altre baracche, dove le fognature sono a cielo aperto e il bagno non ha il lavandino.