ll Rambu Solo è un complesso e intricato rituale di sepoltura praticato dalle comunità Toraja, che risiedono principalmente nella regione montuosa di Tana Toraja, nell’isola di Sulawesi.

Bufali sacrificali

Bufali sacrificali

Rambu Solo

Il termine “Rambu Solo” si riferisce al processo completo di preparazione e sepoltura del defunto, che coinvolge diverse fasi:

1.Preparazione del corpo: Dopo la morte, il corpo del defunto viene preparato per il Rambu Solo attraverso un processo che coinvolge la pulizia, la vestizione e la decorazione del cadavere. Questa fase è estremamente importante e rispettata all’interno della cultura Toraja.

2.Cerimonie e rituali: Il Rambu Solo comprende una serie di cerimonie e rituali che si svolgono durante un periodo di giorni o settimane. Queste cerimonie possono includere offerte di cibo e bevande agli spiriti, danze tradizionali, recitazione di poesie e canti, nonché discorsi commemorativi in onore del defunto.

3.Sacrifici di animali: Durante il Rambu Solo, è comune sacrificare animali come bufali d’acqua o maiali. Questi sacrifici sono considerati importanti per garantire il benessere dell’anima del defunto nell’aldilà e per dimostrare lo status sociale e l’importanza della famiglia.

4.Sepoltura: Dopo il completamento delle cerimonie e dei rituali, il corpo del defunto viene infine sepolto. Le sepolture possono variare, con alcune famiglie che praticano l’inumazione in tombe scavate nella roccia o in alberi, mentre altre preferiscono le sepolture nel terreno.

Il Rambu Solo è una pratica che riflette la ricca cultura e le credenze spirituali della comunità Toraja ed è considerato uno degli aspetti più significativi della loro vita sociale e religiosa.

Puya

La cultura dei morti per la popolazione Toraja è davvero importante e rappresenta una festa. Infatti dopo mesi di preparazione, organizzano un grande cerimonia, dove vengono sacrificati animali per onorare il defunto.

Inoltre, organizzare questo imponente rito funebre significa aiutare la persona deceduta a passare al “puya“, cioè all’oltretomba. Se questi riti non sono adeguati, si crede che lo spirito del defunto possa portare disgrazie alla famiglia.

La Nostra Esperienza

La prima idea era di affittare uno scooter è di girare per i villaggi in piena autonomia, ma il primo giorno a Rantepao, abbiamo incontrato Imanuel, un’ottima guida locale che ci ha condotto alla scoperta dei riti funebri.
L’offerta di Imanuel, comprende per 500.000 IDR: noleggio dello scooter con relativa benzina, donazione alla famiglia del defunto, ingresso a tre siti, escluso solamente il pranzo!

Siamo davvero molto incuriositi di assistere a questa cerimonia, sicuramente molto lontana dalla nostra cultura occidentale. La guida ci raccomanda di indossare, durante la cerimonia, una maglia nera, infatti il colore nero rappresenta la morte.

Ci svegliamo presto e ci dirigiamo con lo scooter e Imanuel verso il villaggio di Balik. Il primo tratto di strada è asfaltato poi inizia la vera avventura. A causa delle forti piogge dei giorni precedenti, il terreno è completamente ricoperto dal fango rendendolo molto scivoloso. Ad un certo punto, il fango ci costringe a parcheggiare e a proseguire a piedi.

Strada per il villaggio

Strada per il villaggio

Il villaggio è composto da case in legno, tutte rialzate da terra. Vicino alle capanne si trovano delle particolari case con un tetto assomigliante a una barca, dove è contenuto il grano.
Osserviamo che tutto il villaggio è indaffarato alla preparazione della cerimonia, molti ragazzi stanno bruciando i peli di un maiale e altri macellare la carne che verrà poi cotta dentro il bambù.

Villaggio Balik mentre si prepara al cerimoniale

Villaggio Balik mentre si prepara al cerimoniale

Ragazzi che macellano la carne

Ragazzi che macellano la carne

La Cerimonia

Al centro del villaggio, davanti alla piccola chiesa, sono stati costruiti dei palchi in legno dove le persone del villaggio si siedono per terra, ad assistere alla cerimonia.

Palco

Palco

Anche noi ci sediamo, accolti dalla famiglia del defunto, morto due mesi prima.
Il corpo del defunto viene conservato in speciali tessuti che ne preservino l’integrità mentre la famiglia si prepara ai festeggiamenti.

Spesso per raccogliere il denaro sufficiente per la cerimonia, ci vuole molto tempo, a volte mesi. La popolazione di Tana Toraja crede che gli animali debbano seguire il proprio padrone, per questo vengono uccisi durante la cerimonia. Inoltre il bufalo è associato al potere, quindi più bufali si uccidono, più la famiglia è considerata importante e ricca.
Ci accomodiamo davanti alla chiesa dove ci viene offerto un buon caffè e dei dolci tipici della zona.

Ad un certo punto arrivano quattro bufali che verranno uccisi durante la cerimonia. Ci alziamo per osservare meglio la scena. Vedere uccidere davanti ai propri occhi, questi animali indifesi, fa davvero un certo effetto, inoltre viene sgozzato vivo e la sua morte è lenta e sofferente. Gli ultimi due bufali lottano fino alla fine per scampare alla morte.

Ovviamente non rispettiamo questa pratica cruente, ma fa parte di un rito molto antico e tuttora in uso, nonostante la religione professata sia cristiana e cattolica.
Prima che arrivassero i missionari europei, la popolazione era politeista, credevano in vari Dei, collegati agli elementi naturali.

Dopo aver assistito alla mattanza, ci viene offerto da mangiare il maiale cotto nel bambù e un liquore di palma, servito anch’esso all’interno del bambù, una vera prelibatezza…! Anche la carne di bufalo verrà macellata e cucinata.

Carne di maiale dentro il bambo, pronta per essere mangiata

Carne di maiale dentro il bambo, pronta per essere mangiata

Il nostro tour continua per le tombe di Suaya e Tampang Allo