Bago è una cittadina che dista circa 80 km a nord-est di Yangon lungo la vecchia strada statale per Mandalay. Dall’aria al quanto fatiscente e sgangherata, Bago ha poco da offrire al turista esigente, infatti non si trovano molti alberghi o ristoranti. Esiste un’unica strada importante molto trafficata da camion, motorini, ma anche da mucche e cani randagi.

Naung Daw Gyi Mya Tha Lyaung

Naung Daw Gyi Mya Tha Lyaung

Noi abbiamo deciso lo stesso di fermarci due giorni per visitare con calma le principali attrazioni. Lo abbiamo fatto muovendoci a piedi, sotto un sole cocente, respirando tanta polvere, ma ricevendo anche tantissimi sorrisi. Se non avete voglia di camminare (si percorrono circa 20 km in due giorni), si può sempre noleggiare una mototaxi al costo di 10.000 Kyats per l’intera giornata.

Bago, in passato, fu la capitale del Myanmar meridionale e offre ai visitatori alcuni siti sacri e le rovine dell’antico palazzo del re. Queste attrazioni sono comprese nel biglietto della zona archeologica che si acquista alla prima attrazione che si visita al costo di 10.000 Kyats p/p, più supplemento di 300 Kyats cada uno per telefoni, macchina fotografica o videocamera.

Maha Kalyani Thein e Four Figures Paya

Il primo tempio buddhista che visitiamo è il Maha Kalyani Thein, dove si trova una sacra sala dell’Ordinazione, costruita nel 1476. Accanto alla sala vi sono dieci grandi tavole con iscrizioni in lingua pali e mon che raccontano la storia del buddhismo in Myanmar.

Attraversando la strada si raggiunge la Four Figures Paya, una paya con quattro Buddha posti schiena contro schiena, accanto si ammirano diverse statue del Buddha, in posizione seduta.

Tempio Maha Kalyani Thein

Tempio Maha Kalyani Thein

Four Figures Paya

Four Figures Paya

Buddha Reclinato: il Naung Daw Gyi Mya Tha Lyaung

Vicino a questi monumenti si trova il Buddha Reclinato: il Naung Daw Gyi Mya Tha Lyaung, lungo più di 76 metri (mai certificati). La statua, realizzata nel 2002, grazie alle offerte dei fedeli, è circondata dalla vegetazione e con la sua espressione serena sembra sia distesa a godersi il sole.

Shwe Tha Lyaung Buddha

Arriviamo a un altro tempio il Shwe Tha Lyaung Buddha uno dei più importanti di Bago, dove si trova un’altra statua del Buddha Reclinato. Qui abbiamo acquistato il biglietto cumulativo. La statua, fu fatta costruire nel X sec. ed è lunga circa 55 m e alta 16, il mignolo da solo si estende per 3 m.

Nel 1906, sopra la statua fu eretto un padiglione aperto ai lati; negli anni ’30 fu aggiunto un mosaico al grande guanciale sul quale poggia la testa della scultura che lo rende ancora più suggestivo. Sul lato posteriore, una serie di dipinti murali narra la leggenda che sta alla base della costruzione della statua per volere del Re Mgadeikpa.

Shwe Tha Lyaung Buddha

Shwe Tha Lyaung Buddha

Mahazedi Paya o Grande Stupa

Sempre in questa zona visitiamo la stupa Mahazedi Paya o Grande Stupa, che con le sue scalinate imbiancate che conducono quasi fino alla sommità dello stupa, la rende un edificio insolito per il Myanmar meridionale. La stupa che si osserva è una ricostruzione ultimata solamente nel 1982, dopo che fu distrutta durante un terremoto.

Mahazedi Paya

Mahazedi Paya

Kyaik Pun Paya

L’ultimo tempio che visitiamo si trova in un’altra zona rispetto a questi ultimi, infatti si trova a 1,5 km a sud di Bago, nelle immediate vicinanze della strada per Yangon.
La Kyaik Pun Paya comprende quattro buddha alti 30 m (raffigurazioni del Gautama Buddha e dei suoi tre predecessori) posti schiena contro schiera attorno a un’immensa colonna squadrata.

Secondo la leggenda, la costruzione dei quattro Buddha sarebbe legata al destino di quattro sorelle mon: se una di loro si fosse sposata, una delle statue sarebbe crollata. Uno dei quattro Buddha in effetti fu disintegrato dal terremoto del 1930, che ne lasciò intatto solo il profilo di mattoni (poi restaurato) a onorare una sposa ormai ultracentenaria!
A questo tempio si accede sempre con il biglietto cumulativo.

Kyaik Pun Pagoda

Kyaik Pun Pagoda

Shwemawdaw Paya e Palazzo Kanbawzathadi

Il giorno seguente, sempre a piedi, raggiungiamo la Shwemawdaw Paya, una stupa dorata che, grazie alla sua altezza, (ben 14 m più alta rispetto alla Shwedagon Paya di Yangon), permette di vedere dall’alto tutta Bago.

La stupa fu ricostruita parecchie volte negli ultimi 600 anni e ogni volta fu realizzata più alta e sempre più ricca di pregevoli decorazioni. Si entra sempre con il biglietto dell’area archeologica e si può osservare, nell’angolo nord-orientale, una grande sezione dello hti che crollò durante il terremoto del 1917.

Shwemawdaw Paya

Shwemawdaw Paya

Vicino visitiamo il Palazzo Kanbawzathadi, (ingresso con il biglietto cumulativo), due splendidi edifici che rappresentano l’architettura tipica birmana. Qui si trovano anche i vecchi tronconi degli immensi pali di teak che sostenevano parte dell’antica struttura.

Palazzo Kanbawzathadi

Palazzo Kanbawzathadi

Snake Monastery

Per arrivare allo Snake Monastery, attraversiamo zone molto povere. Qui si alternano capanne di paglia a casette di legno, ci sono maiali alla ricerca di cibo, persone intente ad aggiustare il motorino e altre che dividono la plastica dal vetro. Molte famiglie hanno le case che si affacciano direttamente sulla discarica e molti bimbi giocano tra l’immondizia.
Tutte le persone che abbiamo comunque incontrato ci hanno regalato sempre un sorriso o un saluto, sicuramente un po’ stupiti nell’osservare due turisti passeggiare in questa zona.

Pitone birmano, Snake Monestary

Pitone birmano, Snake Monestary

Lo Snake Monastery è famoso perché qui c’è un grosso pitone, venerato come se fosse un Dio. Infatti secondo una legenda locale, a un monaco molto riverito fu rivelato in sogno che il pitone che si vede sonnecchiare in questo monastero era la reincarnazione di un nat. Secondo un’altra storia, invece, il serpente sarebbe la reincarnazione del monaco stesso. Comunque sia, a distanza di tempo, lo stesso pitone è cresciuto fino a diventare molto lungo. I fedeli lasciano accanto al pitone offerte in denaro.