Kratie è una piccola cittadina che si affaccia sulle rive del Mekong, diventata importante sia perché rappresenta una tappa lungo il viaggio verso il Laos meridionale, sia perché qui si possono avvistare le orcelle, i delfini del Mekong.

Fiume Mekong, Cambogia

Fiume Mekong, Cambogia

La cittadina di per sé, non ha molto da offrire ai turisti, ma comunque se siete di passaggio, potreste pensare di fermarvi almeno una notte.

Il Mercato di Kratie

Il mercato centrale è un insieme di bancarelle e piccoli negozietti, che vendono di tutto, dalla frutta alla carne e dalle scarpe al pesce; gli odori appena si entra nel mercato coperto sono sempre molto forti e indistinguibili, tipici dei mercati asiatici.

Mercato centrale

Mercato centrale

Krong Kracheh

Vicino si trova il tempio Krong Kracheh, un edificio ben decorato con tante stupe. Ma come spesso accade in Cambogia, il tempio era chiuso e non si poteva osservare all’interno. Sempre per le vie del centro si possono osservare alcune case coloniali francesi, che sono state risparmiate dai bombardamenti.

Krong Kracheh

Krong Kracheh

Escursione in scooter

Per visitare i dintorni di Kratie, in particolare per osservare da vicino le orcelle, decidiamo di affittare lo scooter, dalla nostra guest house, al costo di 7$ al giorno. L’alternativa è prendere un tuk-tuk (costo 10$), ma noi abbiamo preferito essere indipendenti.

Kampi e le orcelle

Ci dirigiamo verso Kampi, la località dove si hanno maggiori possibilità di avvistare le orcelle e che si trova a circa 15 km a nord di Kratie. Vicino al piccolo molo si paga il biglietto: 9$ p/p (da uno a due partecipanti) e 7$ per gruppi di tre o più partecipanti, per il trasporto su una barca a motore.

Imbarcazione

Imbarcazione

L’orcella è una specie di delfino d’acqua dolce ormai a rischio d’estinzione. In tutta l’Asia gli esemplari, sono presenti lungo alcuni tratti del Mekong tra la Cambogia e il Laos, oltre che in sacche isolate del Bangladesh e del Myanmar.

Questo cetaceo dal colore che va dal blu al grigio raggiunge i 2,75 m di lunghezza ed è facilmente riconoscibile per la sua fronte sporgente e le piccole pinne dorsali.
In realtà, è in grado di vivere sia in acqua dolce sia in acqua salata, ma raramente lo si vede in mare.

Secondo la gente del posto, prima della guerra civile in Cambogia si contavano almeno un migliaio di esemplari, ma durante il regime di Pol Pot molti furono uccisi per ricavarne olio. Il loro numero continua a ridursi drasticamente anche adesso che sono state introdotte misure severe sul divieto di pesca e di circolazione delle imbarcazioni a motore. Il tasso di mortalità di questi animali è allarmante e attualmente gli esperti stimano meno di una settantina di orcelle.

Dopo prendiamo la strada, abbastanza mal ridotta, che porta verso Sambor, ma ci accorgiamo che abbiamo di nuovo di aver forato, come era successo a Kompong Cham due giorni prima. Per fortuna lì vicino si trova un meccanico, o meglio, uno scultore di statue di delfini che riesce a ripararla al costo di 1$! Risaliamo, dopo aver salutati i vari bimbi del meccanico, che giocavano liberamente nell’officina e arriviamo Sambor.

Wat Sorsor Moi Roi

Qui si trova il tempio più grande della Cambogia, con ben 108 colonne, chiamato Wat Sorsor Moi Roi, tempio delle “cento colonne”, costruito sul sito di un tempio in legno del XIX secolo, del quale restano alcuni pilastri lignei nella parte posteriore del complesso.

Wat Sorsor Moi Roi

Wat Sorsor Moi Roi

Torniamo verso Kratie, percorrendo la medesima strada, osservando donne e uomini intenti a lavorare la terra o a pescare nel Mekong. Molti, appena ci vedono, si sbracciano per salutarci e regalarci uno splendido sorriso. Ci fermiamo sul ciglio della strada per mangiare pannocchie bollite e del riso cotto dentro il bambù!