Da Tagbilaran a Porto Princesa è un viaggio molto dispendioso sia di energie fisiche che di denaro. Non ci sono tante alternative, l’aereo è l’unico mezzo di collegamento fra le due città.
Quindi la prima cosa da fare è prenotare l’imbarcazione che da Tagbilaran porti a Cebu città. Le alternative in questo caso sono due: Ocena Jet e 2Go, entrambi hanno lo stesso prezzo. Quello che cambia sono gli orari, mentre la seconda ha solamente due collegamenti: 6:00 (troppo presto per noi) e 11:15 (troppo tardi), per 500 PHP p/p prendiamo l’imbarcazione delle 9:20 della Ocean Jet!
Dopo aver fatto il check-in e aver pagato altri 300 PHP per gli zaini, abbiamo pagato anche la tassa portuale di 20 PHP p/p, insomma nelle Filippine ci sono tante, ma tante tasse da pagare.
Meno male che c’eravamo fatto a piedi ben 2 chilometri per raggiungere il porto per risparmiare qualcosa.
Il volo prenotato qualche settimana prima ci è costato 5.000 PHP p/p con i bagagli, acquistato direttamente sul sito della CEBU Pacific (compagnia low cost filippina).
Da Tagbilaran a Cebu
La nave salpa puntuale, a bordo c’è l’aria condizionata, i posti sono numerati e tutte le persone a bordo le rispettano scrupolosamente. All’inizio della navigazione si balla decisamente, il mare è molto mosso, poi piano piano uscendo dalle correnti dell’isola e raggiungendo il mare aperto, la nave incomincia a stabilizzarsi tra un’onda e l’altra.
Dopo quasi due ore arriviamo al terminal 3 di Cebu, aspettiamo nel molo che ci venga riconsegnato lo zaino, nel frattempo chiediamo un po’ in giro quanto possa costare il taxi per l’aeroporto. Un mozzo molto gentile ci raccomanda di non spendere oltre 200 PHP!
Appena fuori dagli arrivi, veniamo aggrediti da tassisti o persone tali che ci offrono un passaggio per l’aeroporto per circa 600PHP. Dopo diverse contrattazioni, riusciamo ad ottenere un minivan con l’aria condizionata per 200 PHP!
Due chiacchiere con l’autista
I filippini per adesso sono persone molto gentili e loquaci, infatti mentre rimaniamo imbottigliati nel traffico di Cebu (la seconda città della nazione), iniziamo una delle tante conversazioni con l’autista.
Ci chiede se gentilmente abbiamo qualche moneta europea da dargli, perché lui colleziona le monete di tutto il mondo.
Noi gli rispondiamo che non abbiamo monete in euro, ma se vuole, ci sono monete australiane e dell’America latina. Lui accetta e poi ci chiede: perché non avete euro, se siete italiani?
Le #2caprenelmondo: hai ragione, ma non veniamo dall’Italia!
Autista: dove vivete allora?
Le #2caprenelmondo: bella domanda! Viviamo nel mondo…!
A questo punto del viaggio intorno al mondo è difficile spiegare chi siamo e da dove viviamo, a noi piace dire: siamo cittadini del mondo!
E poi se tutti rispondessimo così, forse, esisterebbero meno frontiere e meno persone razziste…
Dopo circa 45 minuti, per percorrere appena 12 km, arriviamo all’aeroporto di Cebu. Ritiriamo finalmente un po’ di denaro allo sportello bancomat (sembra un’impresa ritirare dagli ATM filippini, sono quasi tutti non funzionanti) e ci dirigiamo al banco del check-in.
Gli aeroporti, ma come tutte le altre strutture sensibili del paese, sono sorvegliati da tantissima polizia, ci sono guardie ovunque!
L’Arrivo
Atterrati a Porto Princesa, contrattiamo con un triciclo per 20 PHP, ma dopo essere partiti, il mezzo si rompe. E va beh, prendiamo gli zaini e come sempre ci facciamo questi ultimi 2 km a piedi.