Dopo aver visto pagode, templi buddisti, durante questo lungo viaggio, non potevamo saltare Lumbini, dove nel 563 a.C. nacque il Buddha!
Infatti dopo molti anni di studi, oggi gli archeologi concordano nell’affermare che Siddhartha Gautama, cioè il Buddha, nacque effettivamente a Lumbini.
Si narra che Siddhartha fu il figlio di un sovrano e della principessa Maya Devi, che entrò in travaglio dopo essersi bagnata nel laghetto a Lumbini.
Dopo la nascita, un veggente predisse che il bambino sarebbe diventato un grande maestro e un grande re. Per far si, che la seconda profezia si potesse avverare, il padre di Siddhartha, lo rinchiuse nel palazzo per non fargli conoscere il mondo esterno. Il futuro Buddha, vide la città per la prima volta a sole 29 anni, quando ebbe la sorpresa di incontrare moltissima sofferenza.
Sconvolto, decise di abbandonare ogni cosa e condurre un’esistenza ascetica, dedicandosi al digiuno e alla meditazione. Dopo un breve periodo comprese che una vita di miseria non era utile al raggiungimento della conoscenza e così nacque “la via di mezzo”. Iniziò in questo modo ad insegnare la dottrina di moderazione e auto consapevolezza per raggiungere il “nirvana”, cioè uno stato di beatitudine eterna.
Lumbini Development Zone
Qui si può visitare il vasto parco, chiamato Lumbini Development Zone, dove sorge il Tempio di Maya Devi (ingresso 200 NPR p/p), costruito nel punto esatto in cui la regina Maya Devi diede alla luce Siddhartha Gautama e altri splendidi templi e monasteri fatti erigere dalle comunità buddhiste di tutto il mondo.
L’area, ancora in fase di realizzazione, è stata progettata nel 1978 dall’architetto giapponese Kenzo Tange. Dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, Lumbini rappresenta il centro nevralgico del buddismo, una meta di pellegrinaggio per i fedeli di ogni parte del mondo.
Noi abbiamo scelto di visitare il parco a piedi, ma se avete poco tempo, si possono noleggiare le biciclette all’entrata del parco. Considerate di camminare parecchio sotto il sole cocente, quindi portatevi molta acqua e un buon paio di sandali. Nei templi si entra scalzi.
Il nostro circuito a piedi dei templi, è iniziato dai monasteri situati nella parte occidentale del lungo canale che divide le due zone.
L’aerea occidentale è riservata ai monasteri della scuola Mahayana, i cui monaci indossano vesti porpora e intonano preghiere accompagnate dalle note di corni e cimbali.
Il primo tempio che visitiamo è il Tempio Buddhista Coreano che è ancora in fase di costruzione, di fronte si osserva una delle strutture più importanti di Lumbini, il Monatero Buddhista Cinese, realizzato in un elegante e magnifico edificio che ricorda gli edifici della Città Proibita di Beijing.
Più a nord si trova un secondo gruppo di monasteri Mahayana disposti intorno a un laghetto, tra cui il Grande Stupa del Loto Drigung Kagyud, costruito dalla tedesca Tara Foundation ed è sicuramente uno dei templi più sontuosi e belli.
Di fronte si trova l’edificio che ospita il Centro della Pace e dell’Unità con uno splendido tetto circolare con sopra una piccola stupa.
Pagoda della Pace nel Mondo
Proseguendo per la strada e uscendo dal parco, abbiamo raggiunto a piedi la bianchissima Pagoda della Pace nel Mondo, che fu sempre costruita dai buddhisti giapponesi ed è uguale a quella che si trova a Pokhara. Il bianco dell’edificio risplende sulla campagna circostante e rende questo luogo davvero incantevole. Davanti alla pagoda hanno costruito una statua dorata che ritrae il Buddha al momento della nascita.
Ritorniamo indietro, ripercorrendo la medesima strada, visitando però i templi nella zona monastica orientale, riservata ai monasteri della scuola Theravada, diffusa nel Sud-Est Asiatico e in Sri Lanka.
Il primo che visitiamo è il Monastero Reale Buddhista Thailandese (attenzione che chiude durante l’ora di pranzo, tra le 12 e le 13), realizzato in marmo bianco, ricorda il White Temple di Chiang Rai.
Proseguiamo sulla medesima strada per visitare il monastero Cambogiano costruito nello stile del famoso sito archeologico di Angkor Wat, è ancora in fase di costruzione, ma è comunque molto bello.
Il Tempio d’Oro del Myanmar è una delle strutture più antiche del complesso ed è sormonto da una torre curvilinea a forma di pannocchia, sul modello dei templi di Bagan. Nelle vicinanze sorge la Pagoda di Lokamani, un grande stupa decorato nello stile birmano meridionale ispirato allo Shwedagon Paya di Yangon.
L’ultimo tempio che visitiamo, prima di arrivare al tempio più importante di Lumbini, è il Monastero dello Sri Lanka, un edificio molto particolare e moderno, realizzato in larghezza e non in lunghezza, come gli altri templi.
Tempio di Maya Devi
Prima di entrare nel Tempio di Maya Devi, fotografiamo la statua del Buddha e la “fiamma perenne” che rappresenta la pace del mondo, ricordatevi che per accedere al tempio, bisogna togliersi sandali o scarpe e oltrepassare i controlli delle borse o degli zaini.
Questo tempio sorge nel punto esatto in cui, secondo gli studiosi della materia, nacque il Buddha.
All’interno del Tempio si trovano diverse rovine (qui è vietato scattare fotografie), risalenti ad almeno 2200 anni prima, ma la scultura in arenaria che raffigura la nascita del Buddha, è sicuramente la più importante. Sotto alla scultura, una pietra commemorativa protetta da un vetro antiproiettile, segna il punto esatto in cui nacque il Buddha.
I fedeli fanno la coda per osservare la scultura da vicino, lasciando dei soldi tutt’attorno, sotto gli occhi vigili di una guardia.
La vasca sacra vicino al Tempio, si crede sia stata il luogo in cui Maya Devi si immerse prima di partorire. Il terreno circostante è cosparso dei resti delle fondamenta di un gran numero di stupa in mattoni e di monasteri che risalgono a un periodo compreso tra il II secolo a.C. e il IX secolo d.C.
Davanti al lago, nel giardino sacro, si osservano i monaci con le loro tuniche color zafferano e porpora, pregare attorno all’albero sacro, ricoperto di bandiere di preghiera.
Colonna di Ashoka
La Colonna di Ashoka fu fatta erigere nel 249 a.C., quando l’imperatore indiano Ashoka si recò in pellegrinaggio a Lumbini. Questa colonna di ardesia rosa alta 6 m, reca iscrizioni commemorative della visita. Dimenticata per molti secoli, la colonna di Ashoka fu riscoperta dal governatore di Palpa, Khadga Shumsher Rana, nel 1896 e ricollocata nel luogo originario.
È stata un’esperienza emozionante visitare questo luogo sacro e osservare i fedeli, per noi è stato un modo per rivivere il nostro viaggio nel Sud Est Asiatico.