Baracoa è l’ultima tappa del nostro viaggio a Cuba e non poteva essere diversamente visto che questa piccola cittadina è considerata strana perfino dai cubani! Dal punto di vista geografico è sempre stata isolata dal resto dell’isola, difatti il primo collegamento via terra con Santiago de Cuba è stato negli anni ’60, con la costruzione della strada Farola.
Baracoa è la città la più antica di Cuba. Ha caratteristiche abbastanza diverse rispetto alle altre cittadine. I suoi abitanti appaiono più autentici, con la voglia di comunicare e non solo per spillarti qualche spicciolo. Inoltre la cucina utilizza ingredienti che nel resto di Cuba non vengono esaltati, come il latte di cocco e il Cucurucho. Il Cucurucho è un mix di cocco, noci, miele, arancia e altri frutti, avvolto in foglia di palma, è un vero dove tipico della zona.

Cattedrale di Baracoa. All’interno è custodita la Croce di Cristoforo Colombo, utilizzata durante lo sbarco a Cuba
Baracoa è una cittadina senza tempo. Passeggiare per il Malecon, osservando il mare che si increspa, i bimbi che giocano scalzi a pallone, ragazzi che ascoltano la musica bevendo rum e signori che giocano a scacchi.
Si viene qui non solo per il buon cibo e per l’atmosfera rilassata che si respira, ma anche per le varie escursioni che si possono fare.
EL YUNQUE
La scalata al monte El Yunque è un must. Noi ci siamo appoggiati all’agenzia Cubatour al costo di 16 CUC p/p che include il trasporto e la guida. L’escursione dovrebbe iniziare alle nove, ma aspettatevi di attendere qualche minuto in più, la puntualità non è il loro forte!
Il pulmino vi condurrà fino al Camping El Yunque, da qui inizia il sentiero verso questo monte, alto circa 575 metri.
All’inizio del percorso si incontra uno dei tanti fiumi di Baracoa, sprovvisto di ponte, quindi preparatevi ad attraversarlo a piedi. Ormai lo sappiamo, Cuba è sinonimo di avventura. Per fortuna l’acqua non è fredda e arriva alle ginocchia.
Attraversato il fiume, il sentiero inizia a salire e così anche la fatica, soprattutto a causa del caldo e dell’umidità. Durante il percorso osserviamo le piante di cacao, millepiedi colorati e un uccello con i colori della bandiera cubana.
Dopo aver sudato letteralmente sette camice e bevuto tantissima acqua, arriviamo in cima, ma purtroppo non è quello che ci aspettavamo, il posto dove si può ammirare la città e la valle è minuscolo e il panorama non è niente di così speciale. La fatica fatta, in questo caso non è stata ripagata.
Iniziamo a scendere e a causa dell’umidità il terreno è molto scivoloso. Quindi bisogna fare attenzione se non si vuole finire per terra come è successo alla Roby. Per fortuna è solo una forte contusione alla caviglia, niente di grave, infatti riusciamo lo stesso a scendere con le proprie gambe.
A metà percorso facciamo una sosta da un contadino che per 1 CUC vende la frutta con formula “all you can eat”, noi ne approfittiamo per abbuffarci di ananas e cocco.
Il percorso finisce in una bellissima pozza d’acqua limpidissima, molto bella per nuotare e rinfrescarsi dal caldo. Una vera goduria!
PLAYA MAGUANA
Se amate il mare cristallino e la sabbia bianca dovete assolutamente andare a Playa Maguana, una bellissima spiaggia a circa 20 km da Baracoa. Per fortuna non hanno ancora costruito infrastrutture, ci sono solo alcuni chioschi. L’atmosfera è davvero selvaggia solo mare, sabbia e palme. Un vero paradiso tropicale. Per arrivare, si può prendere un taxi collettivo per 5 CUC a persona.
PLAYA MIEL E PLAYA BLANCA
Se invece siete a corto di soldi, si può sempre passeggiare sulla spiaggia nera di Baracoa e arrivare fino a un ponte di legno traballante che vi conduce in un piccolo villaggio di pescatori.
All’ingresso del parco c’è un guardiano che vi chiederà dei soldi per entrare, noi abbiamo barattato i 2 CUC, barattandoli con una penna, avevamo realmente solo quella. Da qui seguite le indicazioni per Playa Blanca, una piccola spiaggia di sabbia bianca. Sarete circondati da una natura incontaminata, solo palme, alberi di mango e caprette.