Dopo il viaggio da Macapà a Cayenne, fino al confine con la French Guiana, oggi è la volta di affrontare il lungo viaggio da Cartagena a Capurganà, vicino al confine con Panama. Forse anche questo viaggio è avventuroso, essendo entrambe mete poco turistiche e difficili da raggiungere.

Ci svegliamo presto, vogliamo arrivare a Turbo con la luce, perché girare per le cittadine colombiane di sera con gli zaini non è bello. Inoltre ci aspettano, se tutto va bene, oltre otto ore di viaggio.

Il taxi per fortuna passa subito, per quello non c’è pericolo a Cartagena, di taxi ce ne sono a volontà, basta un semplice cenno con la mano, che qualcuno di sicuro si fermerà. Le tariffe sono variabili, dal centro può costare 15.000-20.000$ COP. Dal Barrio Lo Amador, cioè dove siamo noi, il prezzo è di 11.000-12.000$ COP, dipende dal traffico.

Terminal Bus di Cartagena

Terminal Bus di Cartagena

Da Cartagena a Monteira

Alle 7:15 facciamo il biglietto per Monteira (45.000$ COP p/p, previa contrattazione), qui dobbiamo cambiare bus è prendere quello per Turbo. Ma la nostra nuova compagnia colombiana, la Luiz, ci fornisce per questo viaggio un semplice minivan a 8 posti. Non si parte fino a quando non si riempe del tutto e per adesso manca ancora una persona. Alle 8:00 finalmente c’è il numero consentito e possiamo partire.

Minivan da Cartagena a Monteira

Minivan da Cartagena a Monteira

L’autista si vede che è un veterano di questa tratta, conosce molto bene ogni dosso e ogni buca, l’unica sfortuna che abbiamo noi e che ci troviamo in fondo al minivan, schiacciati dai nostri zainetti e soffocati dal caldo, ma in poco più di quattro ore arriviamo a Monteira, dove neanche il tempo di scendere dal mezzo, che subito due persone afferrano i nostri zaini e li caricano in un altro bus, questa volta in un vero bus.
Anche adesso dobbiamo aspettare che il bus si riempi del tutto prima di partire e così perdiamo un’altra oretta.

Da Monteira a Turbo

Il bus è prevalentemente pieno di donne e bambini, noi siamo gli unici turisti. Il biglietto anche qui tramite contrattazione ci è costato 40.000$ COP p/p. I sedili sembrano essere un po’ piccolini, ma in compenso abbiamo l’aria condizionata funzionante e nessun bambino che frigna.
Durante tutto il tragitto si possono ammirare le splendide capanne delle popolazioni di origine indios, gli allevamenti di mucche e il mare. La strada è in pessime condizioni, per una quindicina di chilometri viaggiamo su strada sterrata, attraverso la selva colombiana.
Nel tragitto, il bus viene fermato due volte dalla polizia, per i normali controlli di rito e noi entrambe le volte mostriamo i nostri passaporti.

L’Arrivo

Quando arriviamo a Turbo è ancora chiaro, quindi avendo raggiunto il primo obiettivo, adesso ci concentriamo a trovare i biglietti della barca per Capurganà (si riempie velocemente) e un hotel per passare la notte.
Andiamo al porto, sono quasi le 5:00 di sera, c’è ancora una biglietteria aperta, la signora molto gentilmente ci rilascia il ticket per le 8:30 del giorno dopo, l’unico problema è che il prezzo è aumentato, non sono più 55.000$ COP, ma bensì 60.000$ COP p/p.
Le chiediamo sempre se conosce un buon albergo nelle vicinanze che sia anche economico, ci indirizza al Montana, a due passi dal porto, dove una simpatica ragazza ci fa il check-in.

La stanza è semplice, c’è un grosso letto, un televisore e due ventilatori. Forse l’unico difetto è un tantino impolverata, ma chi se ne frega, tanto dobbiamo fermarci una sola notte…
Quando usciamo per mangiare è quasi buio, riusciamo comunque ad assistere ad una bella processione cattolica con tanto di cori e statue portate a spalle.

Madonna di Turbo

Madonna di Turbo

Subito dopo aver cenato crolliamo nel nostro lettone, anche perché domani ci aspetta una bella crociera in lancia alla ricerca della nostra isola che non c’è!