Phnom Penh, capitale della Cambogia, è una metropoli di contrasti. Da un lato i suoi splendidi palazzi, ereditati dal periodo del protettorato francese e dall’altro tante persone che lottano ogni giorno per la sopravvivenza.
Come le altre grandi citta dell’Asia, Phnom Penh è davvero caotica e camminare diventa una vera impresa. I motorini, i tuk tuk e le tante automobili sono i padroni delle strade e i pochi marciapiedi presenti sono totalmente occupati dai venditori ambulanti e dai veicoli in sosta.
Lo smog, il caldo afoso e gli acquazzoni non facilitano le passeggiate, ma nello stesso tempo, a differenza di Bangkok, qui si possono trovare bellissimi viali alberati e alcuni giardini.
La città si affaccia sul famoso fiume Mekong, nel sito dove vi confluisce il Tonle Sap. È molto piacevole passeggiare, soprattutto verso il tramonto e godersi la brezza e osservare gli abitanti di Phnom Penh che utilizzano questo luogo come punto di ritrovo, soprattutto il week end.
Le principali attrazioni si trovano lungo fiume e si possono raggiungere agilmente a piedi o con un breve tragitto in remoke (tuk-tuk), il costo è variabile dai 2 a 3$!
Se invece volete visitare il campo di sterminio di Choeung Ek o il Museo Tuol Sleng, una corsa dal centro cittadino in tuk tuk costa rispettivamente 10$ e 3$
Contenuti
Il Palazzo Reale
I tetti khmer e le ricche decorazioni dorate del palazzo, dominano il panorama di Phnom Penh. Essendo la residenza ufficiale del Re Sihamoni, alcune parti dell’imponente complesso sono chiuse al pubblico.
Il primo edificio che si osserva è la sala del trono, con una torre alta ben 59 metri e ancora oggi utilizzata per alcuni eventi diplomatici; purtroppo era chiusa al pubblico, quindi abbiamo potuto solo intravedere dalle finestre i troni e i tappeti disposti sul pavimento. La costruzione è abbastanza recente, del 1919, in quanto quella originale che, era costruita in legno, fu demolita nel 1915.
Molti degli oggetti che un tempo adornavano questa sala sono stati distrutti dai khmer rossi.
Un altro edificio molto bello, con splendide decorazioni è il Padiglione Phochani, utilizzato come sala da ballo. La casa in ferro, donata al Re Norodom da Napoleone III, è sotto ristrutturazione, quindi non abbiamo potuto visitarla.
L’ingresso costa 6.50$ p/p e bisogna indossare pantaloni lunghi o non troppo corti e non avere le spalle scoperte. Inoltre si possono fare fotografie solo all’esterno dei vari edifici. Orario dalle 8 alle 11 e dalle 14 alle 17.
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Pagoda d’Argento
Dopo visitiamo i complessi degli edifici della bellissima Pagoda d’Argento, tra cui ammiriamo una splendida riproduzione di Angkor Wat.
Per fortuna la Pagoda d’Argento è stata risparmiata dalla guerra civile dai khmer rossi e deve il suo nome al pavimento ricoperto da piastrelle d’argento, gran parte sono nascoste da una copertura protettiva, ma è possibile vederne alcune vicino all’ingresso.
All’interno si ammira il Buddha di smeraldo realizzato in cristallo di Baccara e il Buddha d’oro a grandezza naturale con la bellezza di 9584 diamanti, inoltre si trovano altre statue del Buddha in diverse materiali e altri oggetti donati al Re da delegazioni straniere. La scala che accede alla Pagoda è stata realizzata con marmo italiano.
Oltre al tempio si possono visitare altri edifici tra cui un padiglione che custodisce l’impronta sacra del Buddha e il Phnom Mondap, una collina artificiale su cui si erge una struttura contenente un’impronta in bronzo del Buddha proveniente dallo Sri Lanka.
Ingresso compreso nel biglietto del Palazzo Reale
Monumento dell’Indipendenza
Questo caratteristico monumento, ispirato alla torre centrale dell’Angkor Wat, fu eretto nel 1958 per celebrare l’indipendenza dalla Francia avvenuta nel 1953. Vicino si trova il Monumento dell’Amicizia tra Cambogia e Vietnam, eretto su progetto vietnamita (e in stile decisamente comunista) nel 1979. Purtroppo lo stavano ristrutturando. Davanti al monumento e al parco adiacente si svolgono concerti e raduni.
Gli abitanti si ritrovano, soprattutto verso sera, quando il caldo è meno soffocante, per fare ginnastica, giocare a calcio o a volano. Grazie alla fontana che viene illuminata e rende l’atmosfera ancora più piacevole.
Wat Phnom
Il più famoso tempio della città è il Wat Phnom, ingresso 1$, si trova sulla cima dell’unica collinetta di Phnom Penh.
Secondo la leggenda, nel 1373 su quest’altura sorse per la prima volta una pagoda destinata a ospitare quattro statue del Buddha depositate in questo luogo dalle acque del Mekong e trovate da una donna ricordata come ‘Madame Penh’.
La splendida scalinata esterna protetta da balaustre decorate con leoni e naga (serpenti mitici).
Molte persone cambogiane vengono in questo tempio per pregare e chiedere un po’ di fortuna nella vita. Se un desiderio viene esaudito, il fedele ritorna alla pagoda con le offerte a suo tempo promesse, come ghirlande di gelsomini o banane.
Il tempio ha delle splendide decorazioni, sia all’interno che all’esterno dell’edificio e la stupa più grande custodisce le ceneri del Re Ponhea Yat.
Wat Ounalom
L’altro tempio importante, il Wat Ounalom, si trova nel centro della città ed è la sede del patriarcato buddhista cambogiano. Fondato nel 1443 e formato da 44 edifici, il complesso fu gravemente danneggiato durante il regime di Pol Pot, ma è stato recentemente riportato in vita. Qui vive il capo della fratellanza buddhista del paese insieme a una numerosa comunità monastica.
La statua che si ammira appena si entra è dedicata al quarto patriarca del buddhismo cambogiano ucciso per ordine di Pol Pot. Realizzata nel 1971 quando il patriarca aveva ottant’anni, fu gettata nel Mekong dai khmer rossi per dimostrare che il buddismo non aveva più alcun valore nel paese, fu recuperata solamente otto anni dopo!
Mercato Centrale
Il mercato centrale, soprannominato cosi per la sua posizione, in realtà si chiama Psar Thmei, ospitato in un edificio in stile art déco, ristrutturato grazie al contributo del governo francese. La sala centrale a forma di cupola è davvero grande e secondo alcuni la cupola sarebbe fra le 10 più grandi del mondo.
Le varie ali ospitano moltissime bancarelle che vendono vestiti, oggetti per la casa e alcuni souvenir. Nell’aria centrale si trovano bancarelle che vendono gioielli d’oro e d’argento, monete antiche, orologi di marca e contraffatti.
Una zona è dedicata al cibo, bancarella di carne, pesce, frutta e verdura.
Mercato Russo
L’altro famoso mercato è quello russo, chiamato cosi perché negli anni 80′ molti russi venivano a Phnom Penh a fare acquisti. È il posto migliore per comprare souvenir di ogni genere e prodotti di artigianato a bassissimo costo!
Vi ricordo che bisogna sempre contrattare, perché i cambogiani sono degli ottimi venditori e cercheranno di mantenere i prezzi alti, sta a voi ribattere un prezzo più basso!