Fin da subito si comprende come Quito sia una capitale particolare. Circondata da vulcani, da un continuo sali e scendi e dall’altitudine che a tratti può togliere il fiato, ben 2850 mslm.

Quito capitale dell’Ecuador

Quito capitale dell’Ecuador

Che cosa vedere a Quito

Benvenuti a Quito, la gemma incastonata tra le maestose Ande dell’Ecuador! Con i suoi stretti vicoli che si arrampicano sulle colline, i suoi mercati vibranti e la sua storia millenaria, Quito è una città che ti avvolge con il suo fascino unico.
Il centro storico, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, è ricco di imponenti chiese barocche e palazzi coloniali.

Città Vecchia

La zona maggiormente visitata dai turisti è sicuramente la Città Vecchia.
Questo quartiere è davvero bellissimo, mescola diversi stili architettonici, dal coloniale, al moresco e all’indigeno. È stato infatti dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

Strade di Quito, Città Vecchia

Strade di Quito, Città Vecchia

La Plaza Grande è una delle meravigliose piazze di Quito. Qui si trova la Cattedrale e il Palazzo del Governo. È molto piacevole sedersi in una delle panchine ombreggiate e osservare il via vai delle persone e purtroppo dei tanti piccoli ambulanti.

Plaza Grande

Plaza Grande

Palazzo del Governo

Palazzo del Governo

Oltre alla piazza centrale, si possono incontrare altre spettacolari piazze con annesse chiese tipicamente sud americane: Plaza San Francisco e Plaza Santo Domingo.
Plaza San Francisco è davvero bellissima, una piazza acciottolata con uno spazio immenso in cui sovrasta il bianco del Monastero di San Francesco, la chiesa più antica di Quito.
L’altra piazza, Santo Domingo, ospita la chiesa di Santo Domingo. In questa piazza potrete trovare bancarelle che vendono prodotti di artigianato e cibi tradizionali.

Plaza San Francisco

Plaza San Francisco

Plaza Santo Domingo

Plaza Santo Domingo

Tra le Chiese più particolari di Quito, sicuramente il podio più alto spetta alla Iglesia Compania de Jesus. Questa chiesa è la più sfarzosa e rappresenta a pieno lo stile barocco, noi non siamo riusciti a visitare l’interno ricoperto d’oro (4$ USD p/p l’ingresso), ma già dall’esterno si possono osservare i vari elementi barocchi.

Iglesia Compania de Jesus

Iglesia Compania de Jesus

Una delle vie più interessanti della città vecchia è Calle La Ronda, una stretta strada acciottolata dove sono stati restaurati antichi edifici. Qui si possono trovare ristoranti, piccoli atelier e delle targhe che illustrano i vari personaggi storici vissuti nelle diverse case.
Se passeggiate in questa stradina, non perdetevi il buon gelato de paila, l’equivalente del sorbetto italiano.

Calle La Ronda

Calle La Ronda

Il Panecillo

Se volete vedere Quito dall’alto, in particolare tutta la città vecchia, dovete assolutamente salire fino al Panecillo. Questa bassa collina è sempre visibile a Quito ed è uno dei suoi simboli.
In cima alla collina è stata eretta una statua enorme della Madonna, rappresentata con le ali ed in piedi su un drago incatenato che sormonta il mondo. Molto strana!
Gli abitanti sono molto orgogliosi di questo monumento perché dicono sia l’unica Madonna al mondo raffigurata con le ali.

Statua della Madonna con le ali e il drago incatenato

Statua della Madonna con le ali e il drago incatenato

La cosa che maggiormente colpisce è la vista sui tetti della città e delle varie colline invase da case. Si possono vedere i quartieri nord e sud, una bella panoramica della città.
Per salire in cima si può prendere un taxi (circa 4$ USD dal centro) o scegliere di fare gli oltre 845 scalini a piedi! Noi ovviamente abbiamo scelto la seconda opzione e vi assicuriamo che non è stato così faticoso e per nulla pericoloso. In alcune guide viene sconsigliato, per evitare rapine o aggressioni, ma se lo fate di giorno non si corre nessun pericolo. La polizia controlla le scale in molti punti.

Il Teleferico

Una delle attrattive da non perdere a Quito è sicuramente il Teleferico che vi porterà sul Vulcano Pichincha. Da qui potete decidere di scalare la vetta del Rucu Pichincha a ben 4680 mslm.
Noi abbiamo deciso di non farlo, eravamo da troppi pochi giorni a Quito, dovevamo ancora acclimatarci e siamo rimasti sui 4000 m. Infatti dalla base del teleferico si trova un bel mirador per ammirare Quito in tutta la sua bellezza e le montagne circostanti.

Vista di Quito dalla cima del teleferico, a 4000 mslm

Vista di Quito dalla cima del teleferico, a 4000 mslm

Andate di mattina per avere una visione più limpida della città, spesso dopo mezzogiorno, le nuvole ricoprono il panorama.
Se volete affittano anche dei cavalli per fare un giro della valle circostante, oppure potete portare la vostra bicicletta per praticare un po’ di downhill.
Il teleferico si raggiunge comodamente con una corsa in taxi, il costo può variare dai 2,5$ ai 5,0$ USD. Il biglietto d’ingresso invece costa 8,5$ USD p/p.

La Mitad du Mundo

L’Ecuador deve il suo nome proprio perché sorge sull’equatore. Infatti lo scienziato francese Charles Marie de la Condamine, nel 1736, scoprì che la linea dell’equatore passava esattamente da quel punto.
Il sito si trova a circa 20 Km a nord di Quito, nel paese di San Antonio, si raggiunge comodamente con il Metrobus (0,25$ USD p/p) in direzione nord, fino al capolinea. Da qui occorre prendere l’autobus Mitad del Mundo (0,25$ USD p/p).

Ecuador, Monumento 0°0-0 Latitudine

Ecuador, Monumento 0°0-0 Latitudine

Una volta arrivanti alla rotonda stradale di San Antonio, dove compare una statua indigena, sulla sinistra vedrete l’imponente monumento sullo sfondo e la biglietteria sul lato destro.

L’ingresso alla cittadella costa 3,50$ USD p/p, invece il PASS con il museo incluso costa 6,0$ USD p/p.
Prima di arrivare al monumento che vi segnala i punti cardinali e la latitudine 0′, sulla via principale ci sono le statue di tutti gli scienziati, che hanno collaborato agli studi sull’equatore.

All’interno del parco si possono trovare anche altri piccoli musei: Francia e Ecuador, oltre ad una chiesa e agli innumerevoli punti di ristorazione.
Sicuramente l’attrazione principale è la possibilità di scattare le foto con un piede nell’emisfero settentrionale e l’altro in quello meridionale.