Vientiane, la capitale del Laos, è una città molto particolare. Ha un fascino decisamente occidentale, lo si capisce dai suoi viali alberati circondati da splendide case coloniali, giardini ben curati e bancarelle ordinate lungo le strade.
Un’altra caratteristica che la rende unica è quella di confinare a poche decine di metri dalla Thailandia, infatti la si può notare rivolgendo lo sguardo oltre il Mekong.
A Vientiane non ci sono molte attrazioni turistiche da visitare, vi basteranno due giorni o al massimo tre, per visitarla completamente, anche perché si possono raggiungere tutte facilmente a piedi o in bicicletta.
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Monumento di Patuxai
Il monumento di Patuxai, ispirato all’Arco di Trionfo parigino, si trova nella zona piu elegante e commerciale di Vientiane. Chiamato ufficialmente ‘Monumento alla Vittoria’, il Patuxai commemora anche i laotiani morti durante le guerre pre-rivoluzionarie.
Al costo di 3.000 LAK p/p (tutti i gironi dalle 8:30 alle 16:30), si può salire sulla sommità per ammirare gli champs elise di Vientiane e tutti i ministeri che lo circondano.
Pha That Luang
Il Pha That Luang è una stupa buddhista, diventata monumento nazionale più importante del paese e allo stesso tempo il simbolo della religione buddhista e della sovranità del Laos.
Secondo una leggenda in questo stesso luogo, nel corso del III secolo a.C, si era eretta una stupa per custodire un frammento osseo dello sterno del Buddha.
La stupa dorata è circondata da mura con minuscole finestre e ogni livello presenta caratteristiche architettoniche diverse nelle quali è codificata la dottrina buddhista.
Nel 1995 la stupa è stata nuovamente rivestita d’oro per celebrare il ventesimo anniversario della proclamazione della Repubblica Democratica Popolare del Laos.
L’ingresso 5.000 LAK p/p, tutti i giorni dalle 8:00 alle 12:00 e dalle 13:00 alle 16:00.
Wat Si Saket
Il Wat Si Saket è il tempio buddista più antico della città, costruito tra il 1819 e il 1824. Essendo diventato museo nazionale, l’ingresso è a pagamento: 5.000 LAK p/p, tutti i giorni dalle 8:00 alle 12:00 e dalle 13:00 alle 16:00.
All’interno dell’edificio principale (non si possono scattare fotografie) si osservano splendidi disegni sul muro, purtroppo molto rovinati dal tempo, però nel momento della nostra visita c’era un’equipe che li stava ristrutturando. Attorno al tempio ci sono varie statue di Buddha di diverse dimensioni.
Haw Pha Kaeo
L’altro tempio, diventato anch’esso museo nazionale di arte sacra è il Haw Pha Kaeo, si trova circa a 100 metri a sud-est del Wat Si Saket, dal lato opposto della strada.
Qui si ammirano vari oggetti di arte sacra, tra cui l’immancabile Buddha in varie versioni.
L’ingresso 5.000 LAK p/p, tutti i giorni dalle 8:00 alle 12:00 e dalle 13:00 alle 16:00.
Wat Si Muang
Uno dei templi più importanti è il Wat Si Muang dove si trova il “pilastro fallico” della città, il lák méuang, considerato la dimora dello spirito protettore di Vientiane, avvolto da un telo sacro.
Si pensa che il pilastro risalgo al periodo khmer, tesi secondo la quale questo sito sarebbe utilizzato a scopi religiosi da oltre un millennio.
All’interno del tempio osserviamo molti laotiani o persone venute dalla Thailandia a pregare e a ricevere benedizioni dai monaci. Dietro sorge una stupa di pietra in rovina, quasi certamente risalente all’epoca khmer.
Oltre questi templi importanti, passeggiando per le strade di Vientiane, si possono visitare altri templi molto caratteristici.
Wat In Paeng e Wat Ong Teu Mahawihan
Quello che ci ha colpito maggiormente è il Wat In Paeng, con gli splendidi rilievi in stucco che ornano l’edificio principale. Inoltre siamo arrivati mentre alcuni monaci pregavano all’interno della sala principale. Nel Wat Ong Teu Mahawihan è custodito un Buddha in bronzo del XVI secolo alto 5,8 m e pesanti diverse tonnellate, molto bello.
COPE
Abbiamo decisi di visitare il COPE, il produttore principale del paese di arti artificiali, sostegni per la deambulazione e sedie a rotelle.
Qui si trova un centro visitatori molto interessante che illustra con fotografie e documentari il lavoro del centro sulle protesi e sugli UXO (ordigni inesplosi) che, purtroppo, rendono necessario l’utilizzo di protesi. Una visita molto interessante e toccante.
L’ingresso è gratuito (tutti i giorni dalle 9:00 alle 18:00), ma se si vuole aiutare il loro lavoro, si trova un piccolo negozio di souvenir e un caffè, i cui proventi vengono interamente devoluti al finanziamento dei progetti varati dalla COPE in Laos.
Xieng Khuan o Buddha Park
Il Xieng Khuan, conosciuto da tutti come il Buddha Park, si trova a circa 25 km dalla città e lo si può raggiungere in scooter o con un tuk tuk o comodamente con un bus di linea, il numero 14 che parte dalla stazione centrale (6.000 LAK p/p una corsa) e fa capolinea proprio davanti al museo.
L’ingresso è di 5.000 LAK p/p (3.000 LAK per l’utilizzo della macchina fotografica) ed è sicuramente una delle attrattive da non perdere, se venite a Vientiane.
Questo museo è davvero particolare ed è stato realizzato nel 1958 da Luang Pu, uno sciamano e maestro yogi famoso per aver cercato di creare una forma di pensiero in grado di riunire in un unico sistema le filosofie, le mitologie e le iconografie hindu e buddhiste.
È molto piacevole passeggiare tra le diverse sculture di Buddha, ma anche di diversi Dei Indù. Molto bella la scultura che si trova all’inizio del parco che rappresenta una grande zucca che simboleggia l’inferno, il purgatorio e il paradiso.
Uno degli aspetti più interessanti di Vientiane è passeggiare tra le vie per osservare le varie case in stile coloniale, lasciate in eredità dalla Francia. Come ad esempio lo splendido Palazzo Presidenziale in stile Beaux-Arts, costruito per ospitare il governatore francese della colonia. Purtroppo non si può visitare l’interno.
Non solo gli edifici coloniali la rendono più europea rispetto ad altre città asiatiche, ma anche le baquerie che ricordano moltissimo quelle francesi, per le strada sfrecciano molte più macchine di grossa cilindrata rispetto ai classici motorini asiatici..
Il Night Market
Il Night Market che si trova sulle rive del Mekong non ricorda i classici mercati asiatici dove il caos regna sovrano. Qui le bancarelle che vendono vestiti, souvenir e altri oggetti, sono disposte in modo ordinato. Anche il parcheggio dei motorini, non ha nulla da invidiare a un parcheggio europeo.
Nel lungo fiume, durante l’ora del tramonto, quando fa un po’ più fresco, gli abitanti di Vientiane, si ritrovano per praticare sport.