Anche se ci siamo visti e frequentati poco, dirti Danki Curacao (in papiamento significa grazie) è d’obbligo. Anche tu, piccolo paese nella tua semplicità hai contribuito in piccola parte al nostro giro del mondo. Purtroppo, siamo stati poche ore assieme, ma siamo orgogliosi di possedere il tuo timbro sui passaporti e fieri di poter dire: anche noi siamo stati a Curacao!
Danki Curacao, per essere un’isola dei caraibi, di cui non sapevamo nemmeno l’esistenza, danki Curacao per essere la più grande delle Antille Olandesi, ma che di olandese ormai non c’è rimasto più niente.
Danki Curaco per la tua lingua, il papiamento, una lingua a noi sconosciuta, infatti la prima volta che ti abbiamo sentito ci siamo guardati intorno e poi abbiamo fissato il pavimento, ma grazie lo stesso per non aver parlato in inglese, ma ben sì in spagnolo!
Grazie Curacao, per averci fatto scoprire i buonissimi frullati, così concentrati ed energetici da sostituirli al pranzo.
Danki Curacao, per averci fatto passare questa splendida giornata, come se fosse un’escursione dal mondo intero a sole 20€. Per averci insegnato che cosa sia il fiorino olandese, in arte NAf, prontamente sostituito dal dollaro americano.
Meno danki per averci fatto pagare la tassa aeroportuale in transito, per l’equivalente di 10$ USD, non abbiamo ancora capito il perché.
Danki Curaco per averci dato il Wi-Fi gratuito sia all’aeroporto che in città, ci hai aiutato moltissimo. Sia per mantenere i contatti oltre Oceano e per averci permesso di aggiornare il blog.
Danki Curacao per la splendida giornata di sole che ci hai regalato, finalmente ci siamo bruciati nuovamente i piedi.
Grazie per il tuo bus e per il tuo minivan che ci hanno portato in giro da e per l’aeroporto. Danki Willemstad per la tua splendida fortezza, per il tuo ponte galleggiante, (è veramente bello viverlo in movimento). Ancora danki per il tuo magnifico centro storico e per i tuoi abitanti, che ancora adesso non abbiamo capito come si chiamano!