Per visitare il sito archeologico di Moray e le Salinas di Maras, ci siamo affidati ad una delle tante agenzie presenti in Plaza de Armas a Cusco.

Salinas di Maras, Perù

Salinas di Maras, Perù

L’ appuntamento è per le 8:30 e alle 9:00 in punto partiamo con il nostro minibus. La guida ci spiega il programma della giornata e ci racconta la storia del popolo Inca e alcune tradizioni degli indigeni locali.

La nostra prima sosta è nel villaggio di Chinchero, per osservare da vicino come si realizzano le bellissime maglie e scialli di alpaca. La signora, vestita con abiti tradizionali, ci mostra come avviene la colorazione della lana, con elementi naturali come il mais di colore viola e il metodo della tessitura.

Sito archeologico di Moray

Ripartiamo verso il sito archeologico di Moray, che si trova vicino alla cittadina di Maras.
L’entrata al sito fa parte del biglietto turistico che si acquista o tramite agenzia oppure negli uffici turistici di Cusco.

Esistono di due tipi, l’intero del valore di 130 PEN p/p, il quale permette di vedere tutti i siti di Cusco e della valle intera, oppure esiste il ridotto di 70 PEN p/p che permette di vedere appunto il sito di Moray e la Valle Sacra.

Nel sito di Moray, si possono osservare vari terrazzamenti concentrici costruiti dagli Inca in una cavità e ogni livello serviva per coltivare diversi prodotti. Si pensa che utilizzassero questi terrazzamenti come dei laboratori per capire come coltivare al meglio alcuni prodotti come mais e patate.

Laboratorio di Moray

Laboratorio di Moray

Questi terrazzamenti sono stati tutti ristrutturati, altri invece, dove vivevano i contadini sono ancora originali. Si può compiere il giro completo dei terrazzamenti ed è davvero molto interessante osservare da vicino l’ingegno di questa popolazione.

Le Salinas di Maras

Dopo la visita a Moray, ci rechiamo in uno dei luoghi più affascinanti di Cusco, le Salinas.
Queste vasche di sale venivano utilizzate già dagli Inca per estrarre il sale, grazie a una sorgente calda in cima alla montagna dal quale scende un piccolo ruscello d’acqua molto salina. L’acqua viene fatta evaporare nelle vasche per produrre il sale. La guida ci ha spiegato che gli indigeni utilizzano il sale di colore marroncino, ancora mischiato con la terra, a differenza nostra che utilizziamo il sale iodato, bianco.

Si può passeggiare in mezzo alle varie vasche e toccare, se volete assaggiare, il sale che si forma attorno alle vasche. Fate solo attenzione, è facile scivolare e ricordatevi di indossare occhiali da sole, il bianco potrebbe accecarvi!
È davvero uno spettacolo incredibile e unico, ammirare quest’area completamente bianca incastonata nella montagna.

L’ingresso non è compreso nel biglietto turistico, essendo una riserva privata, si devono pagare 10 PEN p/p. È inutile dirvi di portavi tanta acqua con voi e fate attenzione all’altura!