Se organizzate un viaggio nelle Filippine, non perdetevi l’isola di Bohol. Conosci Bohol, vero…? Bohol è un’isola nel Visayas centrale, famosa per le “chocolate hills”, per la cultura, la storia e per le splendide acque di colore turchese!

Le #2caprenelmondo a Bohol

Le #2caprenelmondo a Bohol

Il circuito di Bohol in motocicletta, si può iniziare sia da Tagbilaran che da Panglao, non importa quale direzione si scelga, il nostro viaggio è stato svolto in senso orario partendo da Tagbilaran. Il percorso è facilissimo, le condizioni stradali sono buone e il paesaggio è veramente fantastico.

Le motociclette a noleggio (con cambio manuale o automatiche) sono disponibili presso: hotel, pensioni o agenzie specializzate, per un prezzo variabile tra i 400 e 600 PHP al giorno.

È possibile completare comodamente questo circuito di Bohol in 2 giorni, ma con 3 giorni avrete tempo di riposarvi e immergervi completamente nella cultura filippina di queste parti.

SOMMARIO

Percorsi:
– Tagbilaran-Carmen, 110 Km;
– Carmen-Panglao, 130 Km;
– Isola di Panglao-Tagbilaran, 100 Km.

Distanza totale: oltre 300km

Condizioni stradali: per il 90% il cemento è in ottime condizioni, sono presenti attualmente tratti in cui il manto stradale è in opera di rifacimento a causa del recente terremoto del 2013!

Difficoltà: facile.

Scenari: jungla, verdi vallate, città, villaggi, piantagioni di riso, spiagge e chiese.

Costi:
– 2.000 PHP, noleggio scooter per 4 giorni;
– 250 PHP, benzina per tutti i chilometri percorsi (circa 36 PHP per litro);
– 40 PHP, parcheggi;
– 510 PHP, tutte le attrazioni elencate nell’itinerario;
– 2.040 PHP, sistemazioni, in guesthouse e bungalow, senza aria condizionata e senza colazione!

ITINERARIO

Il nostro itinerario è stato suddiviso in “3 parti”, ognuna delle quali potrebbe rappresentare un ipotetico giorno di viaggio, noi abbiamo trascorso un giorno in più nell’isola di Panglao, per rilassarci nelle sue splendide spiagge.
La mappa include i luoghi dove abbiamo soggiornato (rosso), alcuni ristoranti (azzurro), i luoghi d’interesse (giallo), le attività (verde), le spiagge (marrone) e le principali pompe di benzina (nero).

1) Tagbilaran-Carmen: Tarsier, Hanging Bridge, Chocolate Hills, Sagbayan Peak

Siamo pronti per partire con il nostro scooter (noleggiato nella nostra pensione) da Tagbilaran. Il capoluogo dell’isola di Bohol, è una città caotica e con poche attrattive, ma ottima base per esplorare i suoi dintorni.
Dopo aver lasciato la città, le case in mattoni vengono sostituite da piccole capanne di paglia e legno, immerse nella giungla tropicale, alternata a piccole zone coltivate.

La prima tappa è Corella, un piccolo villaggio dove si possono vedere i tarsi, animali dai grandi occhi rotondi, simili a degli extraterrestri.

Philippine Tarsier Sanctuary

Visitiamo il Philippine Tarsier Sanctuary, un centro dove si possono vedere questi piccoli animali nel loro habitat naturale e non chiusi in una gabbia come se fossero in uno zoo!

Il costo dell’entrata è di 60 PHP p/p ed è compresa una guida che ti accompagna ad osservare i vari tarsi da vicino.

Il tarsio è un piccolo primate che può stare tranquillamente nel palmo di una mano, spiccare salti anche di 5 metri, ruotare la testa di oltre 180 gradi e muovere le orecchie in direzione del suono. I suoi enormi occhi imploranti sono 150 volte più grandi di quelli umani in rapporto alle dimensioni del corpo.

 

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Oltre a essere uno dei primati più piccoli del mondo ed evolutivamente uno dei più antichi (si stima risalga a 45 milioni di anni fa), è anche una specie a rischio di estinzione.

Loboc

Dopo aver fotografato i tarsi che se la dormivano placidamente tra gli alberi, riprendiamo lo scooter e ci dirigiamo a Loboc, una cittadina che si affaccia sull’omonimo fiume: il Loboc River. Qui si trovano vari ristoranti galleggianti, realizzati su barche. Nella piazza principale si trova la San Pedro Church, la chiesa più antica di Bohol, del 1602, purtroppo totalmente distrutta dal terremoto del 2013.

Hanging Bridge

Per arrivare ad Hanging Bridge, la nostra prossima tappa, percorriamo altri 7km, osservando sempre piccole capanne, risaie, bimbi che giocano sul ciglio della strada e che al nostro passaggio, ci salutano sorridenti.

Hanging Bridge è un ponte totalmente realizzato in bambù intrecciato, utilizzato, in passato, dagli abitanti per trasportare le merci nella riva opposta.

Hanging bridge

Hanging bridge

Il costo per attraversarlo è di 20 PHP e vi assicuro che è davvero divertente camminare su queste assi scricchiolanti, ad una altezza di circa 15-20 metri dal fiume di un bel verde brillante. Dall’altra parte ci sono delle bancarelle che vendono souvenir e cibo locale.

Bilar Man Made Forest

Proseguiamo sempre sulla strada principale e ci addentriamo nella Bilar Man Made Forest, una foresta di alberi altissimi che circonda la strada, quasi da non vedere più la luce del sole, molto suggestivo.

Man Made Forest

Man Made Forest

Chocolate Hills

Finalmente arriviamo ad osservare le prime Chocolate Hills, l’attrattiva principale di questa zona. Le Colline di Cioccolato sono delle alture erbose che si estendono a perdita d’occhio, chiamate cosi perché la bassa vegetazione che le ricopre, simile a quella di un prato, durante la stagione secca (da febbraio a luglio), assume un colore marrone cioccolato.
Si suppone che queste colline si siano formate nel corso del tempo con l’innalzamento di depositi corallini insieme all’azione erosiva del vento e della pioggia.

Per vederle dall’alto andiamo al Chocolate Hills Main Viewpoint, che si trova a 4 km sud di Carmen, l’ingresso è di 50 PHP p/p. Da qui la vista è davvero splendida e si possono ammirare queste particolari collinette che spuntano dalla giungla.

Sagbayan Peak

L’altra zona, molto meno turistica, per osservarle è la zona a nord-est di Sagbayan, sulla strada per Danao, il Sagbayan Peak, è un punto di osservazione davvero molto bello perché si vedono le colline con lo sfondo il mare, anche in questo caso l’ingresso è di 50 PHP p/p.

Sagbayan Peak

Sagbayan Peak

Torniamo verso Carmen, giusto in tempo per beccarci un bel temporale, dove abbiamo prenotato una camera nell’unica guest house di questo piccolo villaggio. Gestita da un simpatico e gentile signore filippino con un marcato accento romano, infatti ha vissuto per ben 40 anni a Roma e per consumare l’unico pasto della giornata da Tany’s mangiando il pollo allevato in maniera organica.

Ristorante Tany’s

Ristorante Tany’s

2) Carmen-Panglao: risaie, montagne, chiese, monumenti e spiagge

Ci svegliamo presto, oggi ci aspettano parecchi km per raggiungere l’isola di Panglao.
Andrea, gentilmente ci ha preparato la colazione con un buon caffè italo-filippino e una tortina tipica locale.

Lasciamo il villaggio di Carmen e ci dirigiamo verso le montagne, per poi discendere verso il mare, basta seguire le indicazioni per Pilar prima e per Jagna successivamente! La strada sale in mezzo alla foresta tropicale, risaie e piccoli villaggi con le tipiche case in legno.

Il tempo sembra scorrere lentamente per chi abita in questi luoghi, la maggioranza degli uomini è seduto sul ciglio della strada a chiacchierare, alcuni, lavorano i campi; le donne con in braccio il proprio figlio, lavano i panni nel pozzo o sistemano le bellissime piante che poi venderanno al mercato. I bimbi giocano per la strada e appena ci vedono, si sbracciano per salutarci. In realtà tutte le persone che abbiamo incontrato ci hanno regalato sempre un bel sorriso.

Luinab

Arriviamo fino al punto panoramico, Luinab, dove si possono ammirare splendide terrazze di riso, essendo la stagione della pioggia, il colore verde risalta maggiormente, anche grazie al sole che le illumina.

Rice terraces

Rice terraces

La strada inizia a scendere verso il mare fino ad arrivare a Jagna, una piccola cittadina; da qui prendiamo la strada costiera che ci condurrà fino a Panglao.
Il mare agitato dal vento, ci regala sfumature di azzurro e blu, in base al corallo presente nei fondali e alla luce del sole, davvero uno splendido spettacolo.

Percorrendo la strada, osserviamo solo alcuni resort sulla spiaggia, la maggioranza sono piccole case di legno, dove vivono i pescatori.

La prima cittadina in cui ci fermiamo è Garcia Hernandez per fotografare la chiesa cattolica, purtroppo anch’essa rovinata dal terremoto del 2013, davanti si trova il monumento di Jose Rizal, un eroe filippino che ha combattuto per l’indipendenza del proprio paese dalla Spagna.

In tutti paesini che osserviamo in questo viaggio è presente una piccola piazza con una chiesa cattolica coloniale, realizzata durante il dominio spagnolo.

A Dimiao fotografiamo la Chiesa di San Nicola de Tolentino, a Lila, Holy Rosary, ma è a Loay che ci fermiamo per una pausa più lunga, perché vicino alla Chiesa veniamo attorniati da simpatici bimbi che incuriositi, iniziano a farci parecchie domande.

Siamo stupiti nel constatare che a differenza di altri paesi asiatici, gli abitanti delle Filippine, conoscono abbastanza bene l’inglese. Inoltre nella lingua filippina ci sono parecchie parole spagnole, un bel mix di culture!

Baclayon e Blood Compacte Site

Salutiamo i nostri nuovi amici e continuiamo a percorrere la strada dove ammiriamo splendidi scorci della costa; dopo la cittadina di Albuquerque, ci fermiamo a Baclayon dove, sempre a causa del terremoto, è venuta giù la torre campanaria della chiesa della Nostra Signora dell’Immacolata, che risaliva al 1595.
Il terremoto del 2013 di grado 7.3 ha causato parecchi morti e distrutto praticamente tutte le chiese antiche rendendole inagibili!

Baclayon Church

Baclayon Church

Prima di arrivare al ponte che unisce l’isola di Bohol con quella di Panglao, ci fermiamo a fotografare un monumento, il Blood Compacte Site che raffigura il patto di sangue tra l’esploratore spagnolo e il capo governatore di Bohol, nel 1565, per suggellare la loro amicizia. Questo è considerato come il primo trattato di amicizia tra gli spagnoli e filippini.

Blood Compacte Site

Blood Compacte Site

Arriviamo a Panglao Island, famosa soprattutto per i centri di immersione e per i vari resort a 5 stelle. Noi, ovviamente, non abbiamo scelto uno di questi super lussuosi resort, ma dei piccoli bungalow nell’entroterra.

Alona Beach

Decidiamo subito di visitare la più famosa spiaggia di Panglao, Alona Beach, ma rimaniamo un po’ delusi: i resort sono stati costruiti direttamente sulla spiaggia come i ristoranti e i bar. La spiaggia è quindi davvero stretta, inoltre ci sono moltissime barche ad ostruire la zona balneare. L’acqua ha dei colori splendidi ed è calda, ma piena di alghe.

Alona Beach

Alona Beach

Dopo questa piccola delusione, esploriamo la parte nord orientale dell’isola, dove si trovano meno resort sulla spiaggia, ma comunque moltissime barche. Inoltre la bassa marea non ti permette di fare il bagno.

3) Isola di Panglao-Tagbilaran: spiagge e grotte

Oggi lo dedichiamo a esplorare la piccola isola di Panglao, iniziando dalla spiaggia di Dumaluan, per entrare bisogna pagate un ticket di 25 PHP p/p + 25 PHP per il parcheggio dello scooter.

Dumaluan e Momo Beach

La spiaggia è sicuramente più bella e spaziosa di Alona Beach. La sabbia bianca e lo splendido colore del mare, azzurro che sfuma al blu, rendono lo scenario davvero suggestivo. Non ci sono molti turisti e ci godiamo la bellezza di questo luogo in pace.

Dumaluan beach

Dumaluan beach

Dopo andiamo in un’altra spiaggia, Momo Beach, ma ci fermiamo solo per fare delle foto e ci dirigiamo nella cittadina di Panglao per osservare la Chiesa, anch’essa sotto i lavori di ristrutturazione e la piazza centrale.

Hinagdanan Cave

Con lo scooter visitiamo la Hinagdanan Cave, una piccola grotta dove si trova una pozza naturale in cui si può nuotare. Il biglietto costa 50 PHP p/p, più 5 PHP per il parcheggio dello scooter, ed è davvero piacevole potersi rinfrescare nell’acqua trasparente, circondati da stalagmiti dove piccole rondini hanno creato il loro nido.

Hinagdanan Cave

Hinagdanan Cave

Ritornano verso il nostro bungalow, osserviamo che oltre i resort, la maggioranza della popolazione vive in piccole case, alcune delle vere e proprie baracche, insieme a maiali e caprette. La popolazione è molto ospitale e gentile, ti regala sempre un sorriso, nonostante la loro lotta per la sopravvivenza. In questa piccola isola si respira un’aria di pace e tranquillità.