Vi ricordate il film con Diego Abatantuono: “Il Barbiere di Rio“? Quello in cui lui è un barbiere, che separato dalla moglie si trasferisce in Brasile a cercare la sorella?

Richard, il mio barbiere di Rio

Richard, il mio barbiere di Rio

Insomma, se non ve lo ricordate poco importa, perché anche io ho sempre sognato di farmi tagliare la barba da un vero Cabeleireiro di Rio! Dopo 50 giorni di viaggio ho deciso di radermi i peli della faccia. Non sopportavo più quell’aria da hipster trasandato…

Il barbiere di Rio

Il cabeleireiro, cioè i veri “barbieri”, sono difficili da trovare. La maggior parte sono quasi tutti saloni di bellezze per donne o misto e comunque costosi e con tempi di attesa biblici.
Oggi mentre passeggiavamo nel centro di Rio, nel quartiere di LAPA, ad un certo punto vediamo una piccola porta verde, con una insegna colorata, mal fatta, che indicava cabaleireiro e un simbolo della forbice.
Guardiamo meglio e attaccato sul muro c’erano anche il prezzario per i servizi di coiffeur…

Il listino

Il listino

-Fantastico, adesso mi taglio la barba- questa è stata la mia prima esclamazione.
Entro dentro, quello che subito più mi colpisce, sono le condizioni igieniche: capelli ancora sparpagliati sul pavimento, intonaco che si stacca dalle pareti, nessun lavandino davanti a me e ancora tante lamette sparse in giro. Ma questo non mi preoccupa più di tanto, il problema è spiegargli che deve lasciarmi il pizzo.
Ma nel mio “non portoghese” mi faccio capire, anzi, è lui a capirmi.
Devo dire, che ho temuto un po’ quando ha preso in mano la lama, ma la sua maniacale precisione e mano ferma, mi hanno alla fine rassicurato.
Dopo circa 40 minuti, per la modica cifra di 15R$, posso confermare di aver vissuto una bella e profonda esperienza…