Oggi decidiamo di visitare il monumento più importante e simbolico di Dili: il Cristo Rei. Nella zona ci sono anche delle favolose spiagge, quindi cosa c’è di meglio di farsi un bel bagno rinfrescante dopo una faticosa via Crucis…?
Purtroppo non ci sono mikroltes (piccoli bus che fungono da trasporto pubblico), che ti portano fino al Cristo Rei e una corsa in taxi costerebbe troppo, circa 10$ USD andata e ritorno.
Quindi decidiamo di farcela a piedi, ben 9 km, per fortuna tutti in piano, ma vi assicuro che camminare sotto il sole cocente, con il 90% di umidità, non è una passeggiata facile.
Non ci perdiamo d’animo, compriamo acqua e ci incamminiamo verso la statua del Cristo Rei, seguendo il lungomare dove incontriamo un ordinato mercato di frutta e verdura, baracche, bimbi che giocano, qualche gallina e qualche capretta.
In alcuni tratti della strada si trovano ristoranti più eleganti, che si affacciano sul mare, resort e alberghi, ma quasi tutti deserti. La cosa sicuramente singolare è osservare che questi edifici ben rifiniti possono avere come vista principale l’immondizia e la sporcizia.
Areia Branca Beach
Quando si arriva verso la spiaggia bianca, chiamata Areia Branca Beach, lo spettacolo sarebbe anche molto bello: spiaggia bianca e mare azzurro, peccato che sia rovinato da moltissima immondizia sparsa un po’ ovunque. Questa spiaggia, frequentata soprattutto nel week end, ha alcuni bar e degli hotel molto carini.
Superata la spiaggia, dopo circa 1 km si arriva in prossimità del Cristo Rei.
Il Cristo Rei
Per salire verso la statua ci sono vari scalini che rappresentano la famosa Via Crucis, per fortuna circondati da diversi alberi che creano refrigerio. Incontriamo solamente una classe di ragazze di una scuola cattolica intente a pregare e cantare ad ogni stazione della Via Crucis.
Arrivati in cima la vista sulla costa, su Dili e sulla piccola isola di Atauro è davvero molto bella. La Statua del Cristo Rei ricorda sicuramente il famoso Cristo Redentore di Rio de Janeiro ed è stata costruita dal Presidente Indonesiano, durante l’occupazione, per la visita del Papa Giovanni Paolo Secondo, nel 1998.
La statua alta 27 metri, rappresenta le 27 province dell’Indonesia, tra cui, ai tempi era inclusa anche Timor Est.
Jesus Backside Beach
Mentre scendiamo le scale, scorgiamo altri scalini che portano in una bellissima spiaggia, la Jesus Backside Beach più tranquilla e più pulita. Infatti lo spettacolo che si apre si nostri occhi è davvero incredibile, da dépliant turistici.
La spiaggia è totalmente deserta e il mare è azzurro, peccato che per riuscire a tuffarti devi camminare chilometri in mezzo a pietre. Ma ci siamo rinfrescati e abbiamo goduto della pace di questo piccolo paradiso.
Al ritorno verso Dili, decidiamo di provare a fare l’autostop, ma passano solo motorini, fino a quando arriva il nostro salvatore, un simpatico ragazzo di origine yemenita, che parla abbastanza bene l’inglese e ci riporta in città. Siamo riusciti a scamparci una bella camminata sotto il sole cocente…!