Uno dei posti migliori per vedere da vicino la fauna australiana è sicuramente Kangaroo Island. Più di un terzo dell’isola è dedicata ai parchi nazionali, qui vivono canguri, koala, mucche, pecore, echidna, serpenti e scendendo verso il mare leoni marini, foche, pellicani, pinguini e squali!
Il modo migliore per visitare l’isola è sicuramente possedendo un mezzo proprio, meglio se è un suv, perché nell’isola non tutte le strade sono asfaltate. Consulta questa mappa per farti un’idea.
Se proprio non si vuole affittare un veicolo, ci sono molte agenzie a Adelaide, che organizzano tour anche di una sola giornata. Noi vi consigliamo di trascorrere almeno due notti nell’isola.
Contenuti
1° Giorno: Laguna dei Pellicani, Strawbridge Point, Kingscote e Emu bay
Da Victor Harbour a Cape Jervis, dobbiamo ancora percorrere circa 60 km, quindi partiamo quando fuori è ancora buio, sperando di non doverci imbattere in qualche canguro. Per fortuna ne incontriamo solo uno al bordo della strada che stava mangiando tranquillamente.
La nave della SeaLink parte alle 9:00, mentre Luca si occupa di imbarcare la macchina, io trovo degli ottimi posti vista mare. Purtroppo oggi il tempo non è clemente, infatti questa mattina piove e lo spettacolo non è dei migliori.
Arrivati sull’isola, il viaggio dura circa 45 minuti, essendo presto per fare il check in nel nostro ostello, ci dirigiamo verso la Laguna dei Pellicani, per scoprire questa famosa isola.
Kangaroo Island ha due strade principali asfaltate che la percorrono da ovest ad est, altre strade asfaltate raggiungono le principali attrazioni, ma per il resto è meglio possedere un bel 4X4.
Infatti, per raggiungere Strawbridge Point dobbiamo lasciare la macchina e camminare per circa un chilometro su una stradina di sabbia dove si osservano le impronte dei canguri. Purtroppo non osserviamo nessun pellicano, solo cigni neri.
Torniamo alla macchina e ci dirigiamo a Kingscote, il principale fulcro cittadino dell’isola. Per nostra fortuna, ci troviamo nella zona del molo e osserviamo molti pellicani dal becco davvero grosso, forse dalla laguna, sono emigrati fin qui…!
Il tempo continua ad essere instabile, ma decidiamo lo stesso di visitare Emu Bay, la spiaggia più famosa dell’isola. Appena arriviamo il tempo ci regala qualche secondo di sole, per apprezzare la bellezza di questa spiaggia con la sabbia bianca e il mare azzurro cristallino. Una meraviglia!
Stanchi dal viaggio torniamo verso Penneshaw, il paesino dove alloggiamo e dove tra l’altro si trova il terminal dei traghetti.
2° Giorno: Little Sahara, Hanson Bay e Flinders Chase National Park
Oggi andiamo alla scoperta del Parco Naturale Flinders Chase, che dista ben 150 km da Penneshaw.
La strada che percorriamo è tutta asfaltata ed è circondata da diversi paesaggi naturali, campi di fiori, radure e boschi di eucalipto, ma non avvistiamo nessun canguro, solo tante carcasse sul ciglio della strada.
Ci fermiamo a Little Sahara, una zona caratterizzata da dune di sabbia bianca, che sovrastano gli arbusti circostanti. Qui si possono noleggiare i sandboard per scivolare sulle dune, ma noi avendolo già provato in Perù, decidiamo di scalarle a piedi.
Appena arrivati in cima, la vista sul bush è impagabile. La discesa è stata davvero divertente, nonostante le scarpe piene di sabbia!
Riprendiamo la macchina per raggiungere Hanson Bay Wildlife Sanctuary per osservare i koala. Convinti che non si pagasse l’entrata, gironzoliamo un pò in giro guardando qua e la sopra gli alberi, riusciamo ad avvistare un koala e degli strani uccelli simili ai tacchini, con il becco giallo.
Tempo di osservare questi animali che veniamo fermati da un simpatico, si fa per dire, signore che ci intima di tornare indietro e pagare il biglietto; noi, da bravi italiani, facciamo finta di nulla e riprendiamo la nostra macchina diretti verso il Parco Nazionale.
Il Flinders Chase National Park è uno splendido parco che si trova nella parte occidentale dell’isola. L’entrata costa 11$ AUD p/p (auto compresa), ricordatevi di attaccare lo scontrino sul parabrezza dell’auto.
Per arrivare ad Admirals Arch, si può riprendere la macchina o scendere in mezzo al bush, come abbiamo fatto noi.
Admirals Arch, che si raggiunge attraverso una passerella in legno, è un grande arco di roccia, scavato dalla forza del vento e del mare. Ospita un simpatico gruppo di otarie o meglio chiamate foche, che arrivano dalla Nuova Zelanda e rilasciano un inconfondibile odore di pesce.
La strada che arriva a Weirs Cove non è asfaltata, ma il panorama che si osserva è davvero splendido; qui si osserva una vecchia casa in pietra, ormai in rovina che un tempo fungeva da negozio per il guardiano del faro e per altre poche famiglie.
Riprendiamo la strada asfaltata e raggiungiamo le Remarkable Rocks, un insieme di rocce di granito che gli agenti atmosferici hanno scolpito. Le rocce si trovano sopra una collina che si affaccia sull’Oceano. Con le dovute precauzioni, si può salire e osservare da vicino le rocce con le loro forme astratte, davvero molto bello.
Dopo le Remarkable Rocks, ritorniamo al Centro Visitatori, per percorrere a piedi due sentieri: l’Heritage e Platypus Waterholes trail.
L’Heritage è una semplice passeggiata di 1,5 km, che attraversa uno splendido bosco di eucalipto, dove si possono vedere koala. Siamo riusciti a vederne qualcuno mentre dormiva. Abbiamo avvistato anche qualche canguro.
L’altro sentiero di 4,5 km si snoda all’interno del bush e tocca diverse piattaforme dove si dovrebbero avvistare diversi animali, tra cui uccelli, canguri, ornitorinco e l’echidna.
Noi non abbiamo avuto molto fortuna con i canguri, ma siamo riusciti ad osservare da vicino l’echidna mentre era intento a mangiare formiche. La nostra giornata si conclude, solamente dopo aver salutato un simpatico koala che dormiva sopra un albero vicino alla nostra macchina.
3° Giorno: Prospect Hill, Laguna di Sale e Seal bay
Finalmente oggi c’è un bel sole e fa caldo, quindi decidiamo di ritornare a Emu Bay per trascorrere la mattinata in spiaggia. Prima decidiamo di salire il sentiero che sale sulla collina di Prospect Hill per ammirare il panorama sulla laguna e sul bush.
Per la strada verso Emu Bay ci fermiamo per fotografare la Laguna di Sale, un’immensa distesa bianca e rosa che spicca sul verde del bush, incantevole. Qui troviamo pochissime persone, solo alcune famiglie che passeggiano sulla spiaggia, godendosi la bella giornata di sole.
Anche noi camminiamo sulla battigia, ma questa volta non abbiamo il coraggio di tuffarci nel mare limpido, è molto freddo! Vicino al molo osserviamo un bel gruppo di pellicani che osservano il mare in contemplazione. Dopo ci rechiamo sempre in macchina a Seal Bay, una spiaggia occupata da simpatiche foche australiane.
Per entrare bisogna pagare il biglietto di 16$ AUD p/p, se decidi di fare il tour senza guida.
Purtroppo, scopriamo che se decidi di non partecipare a un tour con guida, non puoi scendere in spiaggia ma devi rimanere sulla passerella di legno. La maggior parte delle foche dormono beatamente sulla battigia della spiaggia, solo alcune giocano nell’acqua.
Considerazioni
Kangaroo Island è sicuramente uno splendido luogo da visitare, soprattutto per il suo aspetto selvaggio, le strade di terra rossa, gli splendidi boschi di eucalipto e gli spazi immensi. Poche case o altre costruzioni, tanta natura, però troviamo questa attrattiva un po’ troppo cara per quello che offre.
Per concludere, ci aspettavamo di osservare molti più canguri invece ne abbiamo visti molto di più alle Grampians. Siamo lo stesso contenti di aver avuto la possibilità di vedere l’echidna e di aver assaporato lo spirito “wild” dell’isola.